Habilita potenzia l’offerta ortopedica: nuovo ambulatorio di chirurgia della mano con il Dr. Roberto Maggi
Habilita amplia l’offerta di specialisti nel settore dell’ortopedia. In particolare, a partire da dicembre, in Habilita I Cedri, la casa di cura di Fara Novarese (NO) e nelle sedi lombarde del gruppo, Habilita San Marco a Bergamo e in Habilita Clusone sarà attivato il nuovo Ambulatorio di ortopedia con visite specialistiche per la chirurgia della mano in cui vengono prese in esame in modo specifico le problematiche locali. A occuparsi di questo servizio sarà il Dr. Roberto Maggi, che si è formato all' Ospedale San Raffaele ed all' Istituto Gaetano Pini di Milano ed ha lavorato per più di 30 anni presso l'Istituto Matteo Rota di Bergamo, gli Ospedali Riuniti di Bergamo e quindi l'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, conseguendo un incarico ad Alta Specializzazione e occupandosi di Ortopedia ed in particolare di Chirurgia della Mano e del Gomito traumatologica e di elezione. Nel presidio piemontese di Fara Novarese il Dr. Maggi effettuerà anche interventi in sala operatoria.
Al Dr. Maggi cui abbiamo chiesto quali siano le patologie che riscontra più frequentemente nei pazienti che si rivolgono a lui per problematiche alla mano.
«Ci sono diverse patologie che possono interessare la mano dal punto di vista ortopedico. Le più comuni sono la Rizoartrosi (caratterizzata da intenso dolore alla base del pollice che, inizialmente, compromette le semplici funzioni della mano nelle normali attività quotidiane ma che, con il progressivo aggravamento dell'artrosi, può risultare piuttosto invalidante), il morbo di Dupuytren (progressivo ispessimento e retrazione dell’aponeurosi, la sottile membrana che protegge il palmo della mano e che si trova sotto la cute), tutta la patologia tumorale benigna dell’arto superiore, la sindrome del tunnel carpale (si verifica quando il nervo mediano subisce una compressione in seguito ad un aumento di pressione nel tunnel carpale), il dito a scatto (infiammazione dei tendini flessori della mano nel passaggio all'interno del canale digitale, con limitazione del movimento delle dita), le tendiniti, tenosinoviti, le patologie degenerative del polso come le artrosi e le pseudoartrosi. Anche la patologia traumatica, dalle fratture alle lesioni tendinee, capsulari e legamentose e le loro conseguenze fanno parte dell'ambito dell' attività quotidiana del Chirurgo della mano».
Ci sono delle sintomatologie comuni che possono essere il primo campanello d’allarme e che dovrebbero indurre a richiedere il parere di uno specialista?
«Sì, direi che limitazioni del movimento, dolore e alterazione della sensibilità sono tutti elementi che dovrebbero spingere un paziente a richiedere una visita specialistica per verificare l’eventuale presenza di patologie».
Se i sintomi sono presenti già da tempo, c’è il rischio di non poter più intervenire in modo efficace?
«No. Questo è un aspetto che ritengo molto importante e che vorrei sottolineare. Molte patologie della mano che fino ad oggi sono state trascurate, hanno comunque una possibilità di terapia efficace».
Nel suo ambulatorio ci potranno essere visite ortopediche anche per altri distretti corporei e non solo alla mano?
«Certo. Io ho molti pazienti che hanno necessità di visite ortopediche anche in altri distretti corporei. Non c’è alcun problema».