Domenica il derby d’Italia: l’avvicinamento a questo big match con l’ex nerazzurro Riccardo Ferri
Esistono delle partite che valgono quanto una stagione e quella tra Inter e Juventus è sicuramente una di quelle. Come ben sanno tutti gli appassionati di scommesse calcio, questi match sono impossibili da pronosticare in maniera adeguata, soprattutto per via del fatto che possono cambiare padrone da un momento all’altro.
Anche un difensore arcigno come Riccardo Ferri, al cospetto di Lukaku, avrebbe fatto sicuramente fatica, eppure c’è da dire che, ai suoi tempi, ha dovuto affrontare una serie di avversari non proprio facili. Ad esempio, nel novembre del 1984 annullò un “cliente” come Michel Platini, nella vittoria dell’Inter per 4-1 sulla Juve, che Ferri ricorda con grande piacere nell’intervista rilasciata al blog sportivo L’insider in compagnia dell’ex centrocampista bianconero Alessio Tacchinardi, che si può scoprire nel seguente video:
Cosa vuol dire derby d’Italia per Riccardo Ferri
Quando si usa il termine coniato da Gianni Brera per questa partita, ovvero “Derby d’Italia” è quanto mai azzeccato, in virtù del fatto che si tratta di un vero e proprio test anche a livello psicologico per tutti coloro che devono scendere in campo. Una tensione e uno stress che non è affatto semplice gestire, soprattutto per via del peso delle aspettative che non tutti sono in grado di sostenere.
Per Riccardo Ferri questo match è un po’ come una sorta di esame. Avete presenti quelli relativi alla maturità? Ecco un test che può mettere in mostra chi ha le caratteristiche tali per poter ambire veramente a diventare un campione e a giocare partite così importanti e che mettono in palio sempre grandi poste, spesso legate alla corsa verso la conquista dello scudetto.
La corsa scudetto
Quest’anno, secondo l’ex difensore nerazzurro, rispetto agli scorsi anni, il vento è un po’ cambiato, nel senso che ci sono chance più concrete di poter vedere quantomeno una lotta molto più appassionante, a differenza degli ultimi nove anni dove la forza e lo strapotere della Juventus hanno reso la corsa verso il titolo fin troppo scontata.
Per Riccardo Ferri è una corsa a tre, con le due milanesi e la Juve che se la giocheranno fino alla fine. Il Milan è una di quelle squadre che in questo momento ha più continuità per quanto riguarda il gioco e l’espressione dello stesso in campo, mentre l’Inter ha indubbiamente un potenziale a suo avviso in grado di ribaltare qualsiasi tipo di pronostico. Per Ferri non bisogna sottovalutare la rincorsa della Juventus, visto che difficilmente vorrà rinunciare a essere competitiva fino alla fine e vorrà dire ancora una volta la sua sullo scudetto.
La guida di Antonio Conte
Per Ferri, le uscite e gli scossoni dati da Conte all’ambiente interista, in modo particolare nel passato più recente, non devono sorprendere. È un uomo sanguigno, lo era da giocatore e lo è ovviamente allenatore. Se è vero che ha usato dei toni forti, Conte rimane uno di quegli allenatori che sono in grado di dare un’identità e senso di appartenenza non solo alla squadra, ma anche all’intero ambiente. Per Ferri è uno di quei tecnici che sono in grado di cambiare un po’ la fisionomia delle squadre che guida: uno degli aspetti che l’ex difensore nerazzurro apprezza di più è l’atteggiamento dei calciatori, che riconoscono in lui un leader e si identificano nell’allenatore stesso. Con qualche pecca e con qualche errore, nella passata stagione l’Inter è comunque arriva seconda in Italia e in finale di Europa League.