Conto deposito o conto corrente: le differenze
Il conto corrente è un prodotto finanziario che quasi tutti gli italiani possiedono. Del resto questo prodotto è necessario per chi desidera utilizzare una carta di credito, avere a disposizione una carta di debito o anche per ricevere direttamente sul conto lo stipendio o la pensione. Il conto deposito ha un nome che potrebbe trarre in inganno molti, non si tratta infatti di un conto corrente ma di un prodotto di investimento. Cerchiamo di capire come funziona e a cosa serve.
I vantaggi del conto deposito
Il conto deposito è un facile strumento di investimento, che permette di investire quanto si desidera, anche ogni mese, senza dover contattare la banca, firmare documenti, stipulare contratti. O meglio, tutte queste operazioni si effettuano al momento dell’apertura del conto deposito, che poi sarà attivo e utilizzabile ogni volta che lo si desidera. Se tale prodotto finanziario non può essere usato come appoggio per una carta di credito, o per fare e ricevere bonifici e accrediti, con conto deposito vincolato i tuoi risparmi matureranno interessi di anno in anno, senza dover fare nulla. Trattandosi di prodotti finanziari, ogni banca e istituto di credito propone conti deposito con leggere differenze; ciò che non varia è la possibilità di ricevere degli interessi periodici, anche se la percentuale degli stessi e la possibilità o meno di utilizzare i fondi accumulati dipende dal contratto iniziale.
Conti deposito vincolati e non
Il conto deposito, come abbiamo detto, offre un rendimento annuale sul capitale lasciato sul conto. In linea generale se si spostano fondi a metà anno, gli interessi saranno calcolati solo sui giorni in cui il deposito era effettivamente disponibile. La percentuale di interesse ottenibile dipende da una serie di fattori, tra cui l’offerta commerciale della singola banca, ma variano anche a seconda del periodo storico, perché l’economia del momento influisce pesantemente sui potenziali guadagni ottenibili dall’istituto di credito. Per aumentare leggermente il rendimento di un conto deposito è possibile vincolare i fondi disponibili sullo stesso. Il vincolo può riguardare una percentuale della cifra versata sul conto deposito, o anche l’intera cifra. Oltre a questo sono disponibili conti deposito con vincoli che vanno dai 6 mesi fino a oltre 5 anni.
Come funziona il vincolo
Tutti sappiamo cosa significa il termine vincolo; quando si apre un conto deposito vincolato si stipula un contratto nel quale ci si impegna a lasciare una cifra prestabilita versata sul conto stesso. Durante il periodo di durata del vincolo si ha la possibilità di maturare un rendimento molto maggiore rispetto a quello ottenibile con un conto deposito non vincolato. Se però si spostano i fondi prima del termine del vincolo, ove possibile, il risultato è quello di perdere l’intero rendimento maturato. Quindi, a fronte di un rendimento maggiore vi è un impegno da parte dell’intestatario del conto, a non spostare i fondi versati. Al termine del vincolo il capitale disponibile potrà essere utilizzato come meglio si crede, anche per avviare un ulteriore vincolo. In concomitanza con lo scadere del vincolo si ottengono anche gli interessi offerti nel contratto del conto deposito.