Come devo comportarmi se mio figlio cade a scuola e si rompe un dente?
Ne parliamo con il dottor Giulio Conti, specialista in chirurgia orale e ortognatodonzia, nonché coordinatore di Visione Forense.
Negli ultimi anni si è notato un notevole incremento delle patologie traumatiche a carico del massiccio facciale, con un particolare interessamento delle arcate dentali, in concomitanza con il sempre più precoce inizio delle attività sportive. Questo ha determinato una richiesta sempre maggiore da parte dei pazienti di un recupero estetico e funzionale degli elementi dentari colpiti.
Traumi dentali, ne parliamo con il dottor Giulio Conti
Abbiamo chiesto al dott. Giulio Conti di fare chiarezza sugli aspetti della gestione medica, della prevenzione e della questione legale. Il dott. Giulio Conti è specialista in chirurgia orale e ortognatodonzia, dottore di ricerca in implantologia, nonché coordinatore di Visione Forense, il primo network italiano per le consulenze medico-legali in odontoiatria. "Una frattura dentale in seguito a caduta è un evento traumatico per il bambino che lo subisce ed è una situazione complicata da gestire per il genitore o per chi assiste il bambino stesso al momento del trauma che spesso non è a conoscenza delle procedure corrette da attuare tempestivamente. La prevalenza dei traumi dentali varia fino al 61% nei bambini in età prescolare e fino al 21% in età scolare. Questi eventi traumatici possono verificarsi in ambiente domestico, scolastico, sportivo e durante il tempo libero (monopattino, skateboard, etc). Abbiamo assistito ad un aumento del numero di traumi negli ultimi anni imputabile al sempre crescente dinamismo della vita quotidiana e del coinvolgimento dei bambini in attività ludiche e sportive e l’aumento dell’utilizzo di veicoli motorizzati da parte degli adolescenti. Il sesso più colpito è quello maschile con un 60% dei casi e con un coinvolgimento degli incisivi centrali superiori del 30%".
Parlava di sport: quali sono le attività sportive più a rischio?
"La Letteratura Scientifica ci indica che gli sport con una maggiore incidenza di trauma dentale sono: ciclismo 26.8%, calcio 14,6%, rugby 9.7%, judo 9.7%, sci 9.7%, mentre lo sport da contatto con il più alto rischio di traumi è senz’altro il rugby con un rapporto di 1 incidente su 8 sportivi".
Come ci si deve comportare in caso di trauma?
"La gestione corretta di un evento traumatico dipende dalla tempestività dell’intervento, dalla corretta diagnosi e dalla terapia e follow-up specifici per ciascun tipo di lesione".
Com’è possibile prevenire questi eventi?
"La principale misura di prevenzione primaria è la formazione dei genitori, degli insegnati scolastici e sportivi. Vista la frequenza dei traumi dentali in ambiente scolastico e nelle palestre, il personale docente e gli istruttori dovrebbero seguire corsi di preparazione mirati a identificare, approcciare e contenere i rischi dei loro alunni e atleti. A questo scopo vengono in aiuto le Linee guida del Ministero della Salute dedicate alla gestione del trauma dentale in tutte le sue fasi e facilmente fruibili. Vi sono inoltre dei dispositivi quali il paradenti su misura che giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione di questi traumi".
Potrebbe illustrarci in breve degli accorgimenti da attuare in caso di trauma accidentale?
"Si possono riassumere in sei punti:
1 valutare i sintomi presenti al momento del trauma: dolore, perdita di coscienza, stato confusionale, nausea, vomito, etc
2 tranquillizzare sia chi ha subito il trauma, sia i presenti (genitori, insegnanti, etc).
3 detergere e tamponare la zona traumatizzata con una garza o un fazzoletto bagnati con acqua o soluzione fisiologica
4 applicare impacchi freddi (borse del ghiaccio) in corrispondenza della zona ferita
5 recuperare eventuali denti o frammenti danneggiati dal trauma e conservarli in soluzione fisiologica, latte, saliva o acqua.
6 recarsi il prima possibile da un odontoiatra o meglio ancora ad un pronto soccorso odontoiatrico".
Come proseguono le cure dopo l’evento traumatico?
"Il percorso terapeutico per il ripristino funzionale ed estetico segue specifici protocolli con una programmazione di controlli a distanza atti a seguire l’evoluzione clinica; questo aspetto deve essere seguito da professionisti capaci in centri attrezzati o da un dentista generico che possiede però le competenze necessarie alla gestione multidisciplinare del caso".
Come si devono comportare i genitori nei confronti della scuola?
"Gli insegnanti hanno il dovere di vigilare sugli alunni durante l’intero orario scolastico, dall’ingresso sino all’uscita da scuola. Qualora, a causa di una disattenzione degli insegnanti, l’alunno subisca un trauma, i genitori potranno inviare richiesta di risarcimento dei danni all’istituto scolastico, il quale sarà chiamato a rispondere del danno causato dal minore. La legge prevede una presunzione di responsabilità in capo all’istituto scolastico che non è stato in grado di offrire quella sorveglianza minima normalmente richiesta. L’istituto non sarà chiamato a rispondere solo qualora dimostri l’assenza di sua responsabilità: quindi, in ipotesi di caso fortuito o qualora dimostri di aver adottato tutte le accortezze richieste per evitare il danno. In ogni caso è consigliabile che i genitori o i tutori del bambino che ha riportato un trauma dentale presentino domanda di risarcimento all’istituto scolastico che procederà d’ufficio alla apertura del sinistro e richiesta di valutazione alla propria assicurazione".
Dott. Conti ci parli di Visione Forense, il network che coordina
"Visione Forense è una realtà unica nel suo genere, è un team di clinici di alto profilo professionale, medici legali e odontoiatri forensi, che coopera in sinergia nelle consulenze medico-legali in odontoiatria. La valutazione medico-legale di un bambino che ha subito un trauma richiede delle competenze specialistiche specifiche: il team di Visione Forense è in grado di redigere una perizia medico-legale odontoiatrica e stimare il risarcimento dei danni dentali, dopo un’attenta analisi da parte dei nostri specialisti, al fine di valutare e preventivare le terapie curative migliori. La nostra è una gestione multidisciplinare, in quanto la preparazione del singolo dentista o perito, in seguito alla rapida evoluzione nel campo medico e dentale, non è più sufficiente per offrire un quadro completo del problema al paziente e questo può causare errori giudiziari. Il lavoro di squadra dei nostri specialisti è il solo approccio che può garantire un’idonea valutazione del caso.
Noi seguiamo tutti gli aspetti della valutazione dei eventi traumatici dentali oltre che occuparci della prevenzione e della gestione del contenzioso in odontoiatria, supportando i pazienti e gli avvocati nelle consulenze tecniche di parte, nella valutazione del danno, nelle perizie e in tutte le altre delicate fasi legali e cliniche.
Siamo ora presenti con i nostri professionisti in Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige e Puglia e confidiamo di allargare presto il nostro gruppo anche ad altre regioni".