A Sedriano

Villa Colombo era a un passo dal diventare proprietà comunale

La storica e pregiata Villa Colombo a Sedriano era a un passo per diventare bene pubblico: ecco perché l'Amministrazione non ce l'ha fatta.

Villa Colombo era a un passo dal diventare proprietà comunale
Pubblicato:
Aggiornato:

Sedriano ci ha provato: la storica e pregiata Villa Colombo sarebbe potuta entrare nel patrimonio comunale. Un’occasione che purtroppo è sfumata per due ostacoli legati al bilancio che si sono dimostrati insormontabili.

La storia di Villa Colombo

L’edificio barocco, insieme a due terzi del parco annesso, infatti, è stato venduto all’asta per 318mila euro, ma essendo un bene vincolato alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, sarebbe potuto essere acquistato dallo stesso Comune, che avrebbe così potuto integrarla nel suo patrimonio.

"Villa Colombo, per il paese, è un edificio storico e importante - ha spiegato nel dettaglio il sindaco Marco Re - Era l’abitazione del più grande proprietario terriero di Sedriano, che fu anche podestà durante il periodo fascista".

Nelle mani dei privati, la bellissima Villa Colombo, che vanta al suo interno importanti affreschi e alberi vetusti nel grande parco adiacente, è però comunque vincolata alla Soprintendenza.

L'asta

ha spiegato il sindaco Marco Re:

"Villa Colombo è un edificio di pregio e le varie Amministrazioni comunali che si sono succedute le hanno sempre “fatto il filo”. Ora, la villa e due terzi del parco sono stati venduti all’asta per 318mila euro: secondo noi un valore molto esiguo rispetto allo storico. Su un bene vincolato esiste la prelazione per gli Enti pubblici. Secondo noi, per il Comune, era una valutazione davvero interessante".

I tentativi di acquisto del Comune

Il Comune aveva a disposizione 20 giorni per poter portare avanti tutte le pratiche.

"È un bene che poi sarebbe da riqualificare, ma visto il prezzo con il quale è stato venduto, avremmo voluto esercitare la prelazione - ha continuato il sindaco - Purtroppo però non siamo stati in grado di farlo".

Per due grossi ostacoli quindi il Comune non è riuscito a entrare in possesso di Villa Colombo.

"Per esercitare il diritto alla prelazione si deve mostrare com’è finanziato e dove il Comune ha appostato le risorse - ha spiegato il primo cittadino - O si hanno le risorse o si fa una variazione al Bilancio. Purtroppo però non abbiamo ancora approvato il Bilancio, documento che era già pronto a gennaio, ma che deve rimanere depositato per 45 giorni. Quindi ancora non è stato approvato in Consiglio. Inoltre, nel 2019 non è stato raggiunto il pareggio di Bilancio. Avremmo dovuto contrarre un mutuo, ma bisogna giustificarlo e dimostrare la compensazione della redditività di quanto si acquista. Quindi di fatto la complicata situazione contabile, nonostante le tantissime verifiche fatte, non ci ha permesso di esercitare la prelazione. Peccato".

Seguici sui nostri canali