"Un intervento economico urgente per lo Sport Lombardo"
Lo chiede la lista Lombardia Ideale - Fontana Presidente al ministro Spadafora.
Un intervento economico urgente anche per lo Sport Lombardo. Lo chiedono il Capogruppo in Regione Lombardia di Lombardia Ideale - Fontana Presidente, Giacomo Cosentino, e gli amministratori locali del medesimo gruppo, "nella consapevolezza del ruolo di responsabilità civile, preso atto della crisi economica che sta colpendo la nostra Regione per via della diffusione del Coronavirus, consapevoli anche che il mondo sportivo è un volano economico che abbraccia diversi settori, per esempio - e non solo- dalla salute al turismo passando per l'assistenza sociale". Un supporto al mondo sportivo, insomma, per evitare danni difficilmente riparabili e in quanto strumento per far ripartire partire l'economia.
"Chiusura fino al 3 aprile penalizzante"
"Siamo consapevoli che serviranno ulteriori interventi in altri e diversi settori ma quello sportivo, per come descritto di seguito, potrebbe essere un importante punto di partenza, per reagire a questa crisi - spiegano gli amministratori - Le misure sono a tutela della salute, ma il prolungamento della chiusura fino al 3 di aprile porterà indiscutibilmente ad una difficoltà economica in quanto i costi di mantenimento sono incomprimibili, gli affitti, i mutui o le tasse sono prossimi alla scadenza. I lavoratori del settore sportivo, considerando i contratti precari o di libero professionismo o di collaborazione, si troveranno senza uno stipendio aggravando ulteriormente sulla loro situazione familiare".
"Un intervento economico urgente per lo Sport Lombardo"
"Serve un intervento finanziario da parte del Governo per dare un reale sostegno economico sia agli impianti sportivi che ai lavoratori, così da tamponare il prossimo periodo di sicura difficoltà economica che, altrimenti, avrebbe un irreversibile impatto dannoso sociale ed economico- precisano - Chiediamo fermamente al Ministro allo Sport Spadafora coerenza nella gestione nelle aperture degli impianti sportivi nelle Regioni confinanti, così da limitare in maniera più proficua la possibilità di contagio, un fondo economico per gli impianti sportivi per far fronte alle spese di mantenimento o di affitto, sospensione immediata con successiva rimodulazione delle rate dei mutui, utenze e tasse, un fondo economico a sostegno dei liberi professionisti e collaboratori che operano negli impianti sportivi e un fondo a sostegno dei lavoratori del settore sportivo che hanno in essere contratti di lavoro precario: il così detto lavoro a chiamata".