Un drappo nero al Parco Europa per dire no all'invio di armi all'Ucraina
Unione popolare Rho si è riunita nella mattinata di venerdì 2 giugno dando inizio ad una raccolta di firme
Unione popolare Rho si è riunita nella mattinata di ieri, venerdì 2 giugno, al parco Europa per dare inizio alla raccolta di firme tra i cittadini per tre quesiti referendari, due contro l’invio di armi in Ucraina e uno a difesa della sanità pubblica.
La scelta del luogo e gli obiettivi dell'iniziativa
"Lo abbiamo fatto in quel luogo inusuale perché li è stata recentemente inaugurata la panchina europea, quindi, oltre alla raccolta di firme, abbiamo voluto compiere l’atto simbolico di stendere un “velo pietoso” su quella panchina, un drappo nero con su scritto No guerra No armi”. Infatti, "le parole spese durante l’inaugurazione sono state intrise di luoghi comuni, parole adatte a dei bambini e non certo a degli adulti, favole come “coesione”, “solidarietà” e soprattutto “pace”. Oggi l’Europa lavora per la guerra, contraddicendo le parole di cui si riempie la bocca, dedicando ad essa risorse enormi".
Le contestazioni di Unione popolare
"Una politica perseguita sempre più sfacciatamente: aumenta i tassi di interesse per contrastare l’inflazione record causata dalle sanzioni alla Russia che avevano raccontato essere di straordinaria efficacia; tutt'altro, le stanno pagando i cittadini europei. Ursula Von der Leyen si oppone anche ad una tregua tra Russia e Ucraina dicendo che la guerra deve continuare, mortificando anche la mediazione di Cina e Vaticano. Josep Borrell afferma che bisogna armare Kiev a scapito di scuole e ospedali per i cittadini europei, ma si guarda bene dal chiedere il loro parere. Giovedì 1° giugno il parlamento europeo ha votato di traslare fondi destinati a PNRR verso la produzione di armi. Questa è l’Europa che fa la guerra, non certo una spensierata panchina in un parc"o.
Le richieste avanzate da Up all'eurodeputato Toia
Pertanto, contestualmente alla stesura del velo preceduto da un piccolo comizio, "abbiamo chiesto pubblicamente all’euro deputato Patrizia Toia della nostra zona, di rendere conto del suo voto sui fondi PNRR; giacché è stata una delle protagoniste dell’inaugurazione della panchina contribuendo con grandi dosi di affermazioni paternalistiche su questa fantomatica Europa pacifica e vicina ai cittadini. L’onorevole infatti risulta astenuta, ma si è affrettata a dire che si tratta di errore tecnico poiché il suo voto è da considerarsi favorevole".