Superstrada, i sindaci del "No" scrivono al ministro Delrio
Superstrada, i sindaci di Albairate, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano e Cusago: "Si fermi il progetto Anas e se ne realizzi uno nuovo"
Superstrada, i sindaci di Albairate, Cassinetta, Cisliano e Cusago: "Si realizzi un nuovo progetto"
Superstrada: la lettera dei sindaci del "No" al ministro Delrio
Vigevano-Malpensa, i sindaci del “No” scrivono al ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio ed al presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni chiedendo di cancellare il progetto Anas e di realizzarne uno nuovo “concertato direttamente con i Comuni interessati per meglio rispondere alle reali esigenze di viabilità del territorio ,economicamente sostenibile sia in termini realizzativi che gestionali, volto alla riqualificazione delle strade esistenti, il potenziamento del trasporto pubblico su ferro e gomma, la realizzazione di piste ciclabili di collegamento tra i Comuni oggi praticmente inesistenti”. A firmare la lettera, Gianni Pioltini di Albairate, Michele Bona di Cassinetta di Lugagnano, Luca Durè di Cisliano e Daniela Pallazzoli di Cusago.
"Progetto che non risolve la situazione, anzi la peggiora"
Nella missiva si rileva che “non sono state accolte le richieste di adeguamenti infrastrutturali da realizzare sulla tratta B che da Albairate porta a Milano, indispensabili per garantire la funzionalià dell'opera”. E si aggiunge che le proposte di mediazione sostenute da Consiglio metropolitano, Parco agricolo sud Milano e Parco del Ticino non hanno avuto alcun esito, portando di fato a non prendere in considerazione gli interventi di modifica al progetto originario richiesti. . I firmatari giudicano infatti il progetto “vecchio, sovradimensionato, costoso e non risolverà le problematiche di viabilità del territorio, anzi le peggiorerà”.
Il 14 dicembre a Roma la conferenza di servizi decisiva
Come noto, il 14 dicembre a Roma si terrà la conferenza dei servizi decisiva per portare all'approvazione del progetto, che ad oggi conta il sostegno di Regione, del Governo e degli altri Comuni del Magentino-Abbiatense interessati direttamente dall'opera. Contro l'opera si sono dichiarati invece Città metropolitana di Milano, la città di Milano e 25 Comuni del Milanese, Parco sud, Parco del Ticino, Coldiretti, Copagri, Cia, Confagricoltura e le associazioni ambientaliste del territorio.