San Magno

"Spegniamo l'inceneritore!": l'urlo dei manifestanti in piazza

Oltre cento i cittadini che hanno risposto all'appello dei comitati no Accam.

"Spegniamo l'inceneritore!": l'urlo dei manifestanti in piazza
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"Spegniamo l'inceneritore!": questa la parola d'ordine che ieri, sabato 19 giugno 2021, ha richiamato in piazza San Magno a Legnano oltre un centinaio di manifestanti.

"Spegniamo l'inceneritore!": oltre cento persone alla manifestazione di piazza San Magno

Tanti sono stati i cittadini che hanno risposto all'appello dei comitati no Accam e del consigliere di opposizione legnanese Franco Brumana, tra i più convinti sostenitori della necessità di staccare la spina all'impianto di Borsano. "E' un impianto obsoleto, inutile e dannoso - sottolinea il portavoce del Movimento dei cittadini - Non ha senso investire ingenti capitali nella costituzione di una nuova società pubblica per consentire che prosegue l'attività. Per non parlare del fatto che si cerca di giustificare quest'operazione con i principi dell'economia circolare, in realtà nettamente contrari".
A chiedere lo spegnimento dell'impianto di Borsano, in piazza San Magno sono intervenuti anche i sindaci di Canegrate, Rescaldina e Castano Primo Roberto Colombo, Gilles Ielo e Giuseppe Pignatiello e l'onorevole legnanese Riccardo Olgiati (Movimento 5 stelle), oltre agli esponenti di Europa verde Legnano.

Presente anche il sindaco Radice: "Qui perché il dialogo parte dall'ascolto e dal rispetto"

Presente anche il primo cittadino legnanese Lorenzo Radice, che così spiega la propria scelta di essere in piazza, pur essendo insieme a chi manifestava contro l'operazione da lui fortemente voluta di costituire una nuova società pubblica che vede coinvolte le partecipate Amga (che fa capo a Legnano), Agesp (Busto Arsizio), e Cap Holding, e che andrà a sostituire Accam, la società che gestiva l’inceneritore di Borsano, e proseguirà l'attività all'insegna dei principi dell'economia circolare.  "Oggi ho voluto esserci alla manifestazione 'no inceneritore': perché il dialogo parte dall'ascolto e dal rispetto. Sono convinto che, anche se su posizioni diverse oggi, può iniziare un confronto per avere domani finalmente un controllo e una trasparenza nella gestione dei rifiuti. Trasparenza e controllo che al nostro territorio da troppi troppi anni sono stati negati. Per questo sto lavorando. Perché la transizione ecologica non si fa a parole, ma coi fatti. E il primo fatto è metterci la faccia, ascoltare e capire le ragioni di chi la pensa diversamente. Grazie ai sindaci del territorio che sono aperti al dialogo su una materia tanto complicata: Giuseppe Pignatiello di Castano Primo e Gilles Ielo di Rescaldina".

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