Lettera al Governo

"Sosteniamo il commercio locale, serve contrastare i colossi del web"

Sostenere il commercio locale e prendere provvedimenti nei confronti dei colossi del web: questo quanto richiesto da 150 amministratori lombardi al Premier Conte.

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"Sosteniamo il commercio locale. Serve sostenerlo e contrastare la concorrenza sleale dei colossi del web”: questo quanto sottoscritto dai giovani consiglieri della Lega di Parabiago Valentina Re, Luca Scocozza e Diego Scalvini.

"Sostenere il commercio locale": la lettera a Conte

Nella giornata di ieri, sabato 21 novembre 2020, i giovani della Lega di Parabiago, facendo seguito ad un'iniziativa che ha coinvolto altri 150 colleghi in tutta la Lombardia, hanno sottoscritto una lettera indirizzata al Premier Conte e al Ministro Patuanelli dove chiedono provvedimenti a sostegno del commercio locale e di contrasto ai giganti dell’e-commerce.

“Abbiamo sottoscritto un appello per chiedere un intervento netto e deciso. Mentre molte attività locali sono in difficoltà, alcuni e-commerce hanno aumentato notevolmente i loro introiti, versando di fatto pochissime tasse in Italia. Come giovani siamo ben consapevoli degli enormi vantaggi che queste piattaforme forniscono, ma in un periodo di crisi eccezionale come questo è giusto favorire maggiormente chi crea ricchezza sul territorio. Con l'approssimarsi del periodo natalizio la situazione rischia di diventare veramente drammatica in quanto le vendite di Natale costituiscono una parte importante del fatturato annuo di una miriade di esercizi commerciali. Il Comune di Parabiago, attento da subito a questa tematica, ha pubblicato sul proprio sito web un elenco di attività che consegnano a domicilio (farmacie, supermercati, negozi di vicinato), ma riteniamo che anche il Governo debba agire per supportarli, nell'interesse dell'economia del nostro territorio e per scongiurare perdita di ricchezza e di posti di lavoro".

Il testo della lettera

Sostegno ai negozi di vicinato e tassazione dei colossi dell'e-commerce: ecco la lettera inviata al Governo Conte e sottoscritta da 150 amministratori lombardi.

"Come Giovani Amministratori under 35 eletti negli Enti Locali della Lombardia, ogni giorno viviamo i nostriterritori cercando di comprenderele diverse esigenze, i problemi e le difficoltà dei cittadini. Il periodo di eccezionale emergenza che sta vivendola nostra Lombardia, Regione più colpita sia sotto il versante sanitario che economico, è causa di grande preoccupazione e ci impone di agire per conto delle realtà che siamo chiamati a rappresentare. Le misure restrittive, decise per contrastare il diffondersi del Coronavirus, hanno messo in ginocchio molte attività produttive e c’è la concreta possibilità che centinaia di migliaia di posti di lavoro spariscanoper sempre. Con l’approssimarsi del periodo natalizio inoltre la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente, considerando come le vendite di Natale costituiscano in certi casi il 40% del fatturato annuo di una miriade di esercizi commerciali locali. Ma mentre i nostri commercianti soffrono, rischiando di non riaprire mai più le loro saracinesche, c’è chi invece da questa tremenda situazione sta traendo immenso profitto. Parliamo dei colossi dell’e-commerce, come Amazon. La situazione del tutto eccezionale ha di fatto posto alcuni giganti del web,in posizioni monopolistiche, una situazione di esasperata concorrenza sleale che, se non verrà posto un freno, annienterà intere porzioni del nostro prezioso tessuto produttivo. Per questa ragione riteniamo che il Governo debba attivarsi, anche nelle sedi europee, per cercare di limitare il regime di monopolio in cui questi colossioperanoe agire sulla tassazione, del tutto inadeguata rispetto ai fatturati di certe realtà dell’e-commerce. In quanto giovani siamo consapevoli dell’importanza e dei vantaggi del commercio online, ma questo deve essere posto nelle condizioni di non distruggere le realtà più piccole, che danno valore aggiunto al territorio. Per quanto concerne ciò che è di nostra competenza, stiamo concretizzandonei Comuni azioni di sensibilizzazione all’acquisto di prodotti locali, contributia fondo perduto, sgravi fiscali. Ma sappiamo che questo non è sufficientese non esiste la volontà politica di agire a livello nazionale ed europeo. La richiesta che avanziamo quindi è che il Governo agisca nella direzione di porre un freno e adeguate limitazioni allo strapotere dei colossi dell’e-commerce online, magari prendendo esempio anche dalle recenti iniziative francesi, nell’interesse dell’economia del territorio e per evitare la chiusura di molti esercizi commerciali, con la conseguente perdita di ricchezza e posti di lavoro".

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