Magenta

Servizi garantiti, più costi ma li paga il Comune VIDEO

Tutti i dettagli sul via alle scuole da lunedì 14, con le risposte alle vostre domande

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Servizi garantiti, più costi ma li paga il Comune. Il piano per la ripartenza, invocato da più parti, è arrivato a pochi giorni dalla prima campanella del nuovo anno scolastico, con importanti novità che vanno nella direzione di combinare tutela della salute e garanzia dei servizi.

Gelli: "Ministro incompetente"

Il sindaco di Magenta Chiara Calati e l'assessore all'istruzione Simone Gelli hanno parlato di una lunga estate di lavoro di squadra tra scuole di ogni ordine e grado e Comune per arrivare pronti al 14 settembre, "nonostante la confusione di un ministro impreparato (Lucia Azzolina, ndr), come dimostrano i fatti". Gelli ha mostrato le rotelle dei banchi mai arrivati in città (ma le scuole sono in ordine, solo due anni fa furono comprati 200 banchi nuovi) e ha spiegato i numeri dei servizi offerti.

 Mensa, pre e post e trasporti

Due istituti comprensivi, spalmati su più plessi cittadini e nelle due frazioni di Pontenuovo e Pontevecchio, saranno serviti da due linee di scuolabus, gestiti da Ats, una per le frazioni e le De Amicis, l'altra per Santa Caterina, zona nord e Baracca. Al via da lunedì, contemporaneamente alle lezioni, i servizi di pre e post scuola:  39 posti in Santa Caterina, 38 alle De Amicis, 21 a Pontenuovo e altrettanti a Pontevecchio, 20 alla Giovanni XXIII. Pre e post restano in fase di valutazione  all'infanzia, per la criticità dei numeri di richieste rispetto al vincolo di non mischiare i gruppi classe: "Abbiamo scritto ad Anci e Ministero, questo paletto va tolto", dicono sindaco e vice. Sì alla mensa su due turni e pranzo in classe per l'asilo Fornaroli. Per tutti piatto monouso con tutte le porzioni già divise, usa e getta. Addio alla minestra a pranzo e alla frutta sbucciata a metà mattina, per ragioni di sicurezza.

Servizi garantiti, più costi ma li paga il Comune

"Avremo un aumento dei costi dei servizi, sia di mensa, circa un euro a pasto a bimbo, sia di trasporto, 85mila euro annui, li assorbiremo noi, così come i 150mila euro in più per pagare le educatrici aggiuntive nei nidi". Sarà rivisto il piano di diritto allo studio, proprio per veicolare soldi sulle nuove esigenze: si chiuderanno i progetti in essere, in ogni caso.  Ingressi scaglionati in ogni plesso, in alcuni più ingressi e nuova viabilità per tutelare la sicurezza. Acquistati cento dispenser di gel per le aule, in vista supporto per attrezzature anche nei licei. Al momento, sulle scuole dell'obbligo non sono stati necessari spazi aggiuntivi rispetto agli esistenti. Avviato dialogo con Città metropolitana per il trasporto extraurbano da rimodulare in base ai nuovi orari delle scuole superiori.

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