Scurati: "Carroccio baluardo dell’autonomia"

Il Partito Democratico e le sinistre stanno raccogliendo firme per indire un referendum e cancellare la possibilità che la Lombardia ottenga maggiore autonomia dallo stato centrale. La Lega si batte invece per difendere questa riforma.

Scurati: "Carroccio baluardo dell’autonomia"

È fondamentale ricordare che l’autonomia differenziata è un diritto garantito dalla Costituzione, permettendo alle regioni virtuose di gestire direttamente maggiori risorse e competenze, con l’obiettivo di migliorare i servizi per i cittadini. Il referendum del 2017 è stato chiaro, quando oltre 3 milioni di lombardi e 2,3 milioni di veneti si sono recati alle urne, con un risultato schiacciante: il 98% dei votanti si è espresso per il Sì all’autonomia.

Spiega il consigliere regionale della Lega Silvia Scurati:

"Nonostante questo forte consenso popolare, le sinistre da settimane stanno alimentando una campagna di disinformazione e allarmismi, arrivando addirittura a dire che l’autonomia spaccherebbe l’Italia creando regioni di serie A e di serie B. Peccato che già oggi esistano regioni a statuto speciale ed enormi disparità nella qualità dei servizi che vengono erogati fra le regioni ordinarie. Un esempio ne è la sanità: Regione Lombardia ogni anno si fa carico di curare oltre 200mila cittadini provenienti da altri territori proprio perché nelle regioni di provenienza non vengono garanti servizi adeguati.
Nel 2017, inoltre, molti esponenti del PD, incluso il Sindaco di Milano, si erano esposti a favore del referendum sull’autonomia e anche in Consiglio regionale hanno più volte votato documenti a favore di una maggiore devoluzione di materie da Roma alla Lombardia. Oggi invece il PD e il Movimento 5 Stelle preferiscono tradire le istanze e la volontà di milioni di lombardi.
L’impegno della Lega a favore dell’autonomia regionale e per una politica responsabile sempre più vicina al territorio continua in modo deciso. Le iniziative grottesche della peggiore sinistra anti-lombarda sono destinate a fallire, schiantandosi contro il muro del buonsenso della nostra gente".