Sanità, discusso in commissione il Programma Regionale di Sviluppo
Come evolverà la Sanità lombarda nei prossimi anni? Lo spiega il presidente della Commissione regionale Emanuele Monti.
E' stato discusso oggi in Commissione Sanità e Politiche sociali del Pirellone il Programma Regionale di Sviluppo, documento che definisce le politiche e gli interventi di Regione Lombardia per i prossimi cinque anni. Il commento del presidente della Commissione Emanuele Monti (Lega).
Programma Regionale di Sviluppo, Monti: "Importanti novità per la Provincia di Varese"
“Sul fronte sociosanitario – spiega Emanuele Monti, consigliere della Lega e Presidente della Commissione Sanità e Politiche sociali – questo Piano Regionale di Sviluppo contiene delle importanti novità che certamente interesseranno la Provincia di Varese e la sua rete di ospedali e strutture. Si proseguirà con il buon lavoro svolto nella Legislatura precedente. In quegli anni il nostro territorio ha potuto beneficiare di ingenti interventi volti a migliorare, dal punto di vista strutturale e per quanto attiene le attrezzature, i presidi ospedalieri".
Malati cronici restano al centro
"La presa in carico del cronico, cardine della riforma, resta la stella polare da seguire - continua Monti - Questo potrà attuando pienamente il progressivo spostamento dai ricoveri ospedalieri all’assistenza territoriale, in un sistema sempre più integrato e agile. Per Varese voglio una Sanità a km zero: Il PRS prevede infatti di rafforzare il percorso di trasformazione. Oltre a questo, lo sviluppo dei PreSST (Presidi sociosanitari territoriali) e del POT (Presidi ospedalieri territoriali), coinvolgendo gli enti locali e integrando i servizi dedicati alla fragilità (disabilità e salute mentale) nella gamma delle prestazioni offerte per i pazienti cronici, mediante anche una riorganizzazione e un potenziamento della rete riabilitativa".
Incentivi alla natalità
Per le politiche sociali cosa si prevede? "Questo grande tema non può essere diviso da quello sanitario - spiega Monti - Il PRS è molto chiaro. Iniziative per incentivare la natalità e non lasciare sole le famiglie, potenziamento degli interventi già messi in campo da Regione Lombardia per migliorare la qualità della vita delle persone affette da disabilità, con percorsi integrati di cura e accompagnamento. L’attenzione ai bisogni delle persone anziani è inderogabile oltre che un dovere morale. Regione ne ha piena consapevolezza, in particolare tenendo conto del progressivo invecchiamento generale della popolazione. Potenzieremo gli interventi volti a consentire un mantenimento del buono stato di salute, favorendo un ruolo attivo nelle comunità".
Prossimi anni, un punto di svolta
"In generale i prossimi cinque anni rappresenteranno un punto di svolta nel mutamento del sistema socio sanitario lombardo. A questo proposito - conclude il consigliere regionale del Carroccio - un aiuto determinante arriverà anche dal compimento del percorso di autonomia della Lombardia. Con più poteri e più risorse in particolare si riuscirà finalmente a derogare gli odiosi limiti sul personale imposti da Roma. Ciò ci permetterà di mettere mano ad una delle principali criticità che restano sul tavolo, ovvero la lunghezza delle liste d’attesa. Il treno dell’autonomia è un’occasione unica, per la Lombardia e per Varese. Con la Lega al governo del Paese finalmente quest’opportunità diventerà realtà. Sarà mia premura monitorare con attenzione il perseguimento degli obiettivi contenuti nel PRS di cui abbiamo discusso oggi, nell’interesse dei varesini e di tutti i lombardi.”