Rosate: nuovo centro civico a rischio
L'opposizione (Lega) in Consiglio comunale si chiede se l'opera è veramente necessaria
L’attuale crisi economica dovuta al caro energia sta cominciando a sortire i primi effetti sulle scelte delle amministrazioni. Prima la pandemia, ora il caro bollette, stanno modificando i programmi. E il nuovo centro civico di Rosate è a rischio
Le preoccupazioni della Lega
E’ il caso del Comune di Rosate, che durante l’ultimo consiglio comunale ha prospettato che la realizzazione del nuovo centro civico, per i rincari dei materiali, subirà ritardi nella sua realizzazione.
"Ci preoccupa quanto emerso durante l'ultimo Consiglio Comunale di Rosate, in merito alla costruzione del nuovo centro civico, fortemente voluto dall’ex giunta guidata dall’allora sindaco Del Ben – ha dichiarato Alessio Curzio Capogruppo di Minoranza della Lega- L'assessore ai lavori pubblici Giovanni Andrea Conti ha dichiarato che, a causa dei maggiori costi, dovuti all’aumento dei materiali, non solo non è in grado di stimare una data fine lavori, nemmeno approssimativa, ma addirittura sarà un "miracolo" se l'opera sarà ultimata".
Un’affermazione che subito ha sortito i dubbi di Curzio che riferendosi al progetto del centro civico ha ribadito : "L'attuale situazione economica, dovuta a una serie di fattori non prevedibili, certo, come la guerra in Ucraina, si somma però ad altre criticità, che, invece, erano già in essere, come il Covid e le difficoltà a esso correlate. Mi chiedo se, allora, non fosse davvero più saggio evitare un'opera così impattante, in termini economici e di territorio, come da noi sostenuto – ha precisato Curzio - A questo punto, mi auguro però che venga almeno ultimata, perché sarebbe avvilente se tante risorse dovessero andare sprecate. Oltretutto, mi preme di ricordare che il centro civico, qualora venisse finita la costruzione del lotto 1, sarà ultimato solo al 50%, dato che per il lotto 2 vanno ancora trovati i fondi".
Un progetto troppo ambizioso
Sulla stessa frequenza d’onda la referente locale della Lega Donatella Magnoni (nella foto), che considera questo progetto troppo ambizioso e oneroso per la piccola comunità di Rosate.
"Condivido quanto dichiarato dal nostro consigliere Alessio Curzio - sottolinea il referente locale del Carroccio - e mi domando se davvero fosse necessario questo investimento previsto di 1milione e 600mila euro e non fosse davvero possibile, come sostenuto in campagna elettorale, affidarsi a un progetto a minor impatto ambientale e con costi differenti per un piccolo comune come Rosate. Allo stato attuale, pare che il Comune abbia fatto il classico ‘passo più lungo della gamba’”.