Revoca delle deleghe: ecco la verità dell'ex assessore Venturini
Dalle motivazioni "copiate da quelle usate dal sindaco di Rogolo" alla richiesta di rassegnare le dimissioni fattale da Lazzarini e Cozzi.
Revoca delle deleghe, l'ex assessore Laura Venturini (Forza Italia) replica al sindaco.
Revoca delle deleghe, "quanto dichiarato non regge alla prova dei fatti realmente accaduti"
Ha atteso la nomina dei nuovi assessori, avvenuta martedì 12 febbraio 2019, prima di dire la sua sulla vicenda che l'ha vista protagonista suo malgrado. E' Laura Venturini, fino alla scorsa settimana membro della giunta di Legnano nell'ambito della quale aveva la responsabilità di Decoro e Arredo urbano, Patrimonio e Opere pubbliche. Deleghe che le sono state tolte dal primo cittadino Gianbattista Fratus venerdì 8. "Con questa breve missiva - scrive Venturini - mi trovo mio malgrado a dover replicare alle affermazioni del sindaco Fratus relative alla revoca del mandato assessorile dimostrando l’infondatezza delle argomentazioni utilizzate per giustificare la mia uscita forzata da Palazzo Malinverni, visto che quanto dichiarato non regge alla prova dei fatti realmente accaduti e qui di seguito riscontrabili".
"Licenziata con motivazioni copiate da quelle usate dal sindaco di Rogolo"
"Venerdì 8 febbraio - prosegue Venturini - il sindaco revoca le deleghe all’assessore alle Opere pubbliche con motivazioni differenti rispetto a quelle registrate mercoledì 6 febbraio nell’apposita conferenza stampa tenutasi, diretta video, in sala Giunta. In questa occasione, infatti, Fratus dichiara che il venir meno della fiducia nei confronti della sottoscritta fosse derivato da alcuni miei comportamenti tenuti qualche giorno prima: uscita dalla chat del gruppo di maggioranza e l’aver disdetto due appuntamenti solo per indiscrezioni giornalistiche (sic!). Il primo cittadino di Legnano nell’atto di revoca assessorile, non trova però motivazioni proprie e al pari di uno scolaretto impreparato copia esattamente le frasi già usate, in analoga circostanza, dal suo collega del Comune di Rogolo 'Considerato: - che in questo ultimo periodo, è venuto meno il corretto rapporto collaborativo con il predetto Assessore e che tale circostanza ha,
quindi, talora impedito il sereno raggiungimento degli obiettivi di programma di governo del sindaco;- che, nonostante i diversi tentativi di conciliazione, il contrasto è divenuto ingiustificabile e, di conseguenza, insostenibile; - che i fatti di cui sopra hanno oggettivamente determinato il venir meno del rapporto fiduciario tra delegante e delegato; - che è quindi necessario eliminare detta situazione di conflittualità, essendo la stessa ostacolo alla serena e compiuta prosecuzione dell'attività di governo della Giunta Comunale', motivazioni che tra l’altro resistettero al ricorso di cui alla sentenza n.01263 del TAR Milano, S.3 del 15/05/2014, dimostrando così di non avere argomenti propri".
"Giovedì 31 ero con lui in Ztl per verificare i lavori"
"In questa circostanza il sindaco di Legnano dimostra di poter essere un perfetto protagonista da commedia goldoniana: dalle dichiarazioni rilasciate da Fratus i problemi con la sottoscritta sarebbero emersi successivamente alla giunta del giorno 29 gennaio in quanto come da lui dichiarato '… io non ho mai incontrato questa persona da martedì' dimenticando però che nella mattinata di giovedì 31 gennaio ero con lui in Ztl per verificare dei lavori, con la presenza dei tecnici, e in tale occasione il sindaco avrebbe potuto benissimo parlarmi, ma questo non è avvenuto, anzi l’incontro è stato cordiale e collaborativo come sempre sino ad allora".
"Cozzi mi disse: dimettiti o il sindaco ti revocherà le deleghe"
"Venerdì primo febbraio alle 14.30 sono stata convocata a Palazzo Malinverni dal vicesindaco Maurizio Cozzi - scrive ancora Venturini - il quale, senza alcun convenevole e motivazione, mi ha chiesto di rassegnare le dimissioni; contrariamente, se non l’avessi fatto, disse che avrebbe provveduto a far sottoscrivere al sindaco il decreto di revoca. Nell’occasione dissi a Cozzi che avrei voluto un contraddittorio guardando negli occhi il sindaco; gli dissi che avrei lasciato la delega assessorile solo se il sindaco mi avesse revocato l’incarico ricordandogli il fatto che, oltre a non essere mai venuta meno a miei impegni di assessore, in soli 18 mesi ho portato avanti tutti i più importanti obiettivi di mandato, approvando interventi, forse non da tutti condivisi, per oltre 23 milioni di euro (record storico per il Comune di Legnano). Infatti in occasione della conferenza stampa di fine anno la scrivente elencò gli interventi fatti e quelli futuri già programmati e il sindaco, incontrando il presidente di Confindustria Lombardia e il presidente di Confindustria Alto Milanese per gli auguri di Natale, ribadì che: 'Per ogni mese di mandato abbiamo investito un milione di euro', di fatto lodando la scrivente".
"La stessa richiesta mi era stata anticipata da Chiara Lazzarini"
"Per completezza d’informazione - dice l'ex assessore -, comunico che la stessa richiesta di rassegnare le dimissioni fatta da Cozzi il primo febbraio, mi era stata precedentemente anticipata da Chiara Lazzarini (nominata in data odierna dal sindaco assessore ai Lavori pubblici) alle ore 12 di martedì 29 gennaio: entrata per la prima volta nel mio ufficio a Palazzo Malinverni, mi disse che la rinuncia all’incarico di assessore era un atto dovuto visto che il sindaco aveva dato il benestare a un suo imminente ingresso in Giunta".
"Una manovra di bieca politica nostrana autoreferenziale"
"Come gli addetti ai lavori sapranno - argomenta ancora Venturini -, la mia uscita da Palazzo Malinverni, voluta dalla coppia Cozzi/Lazzarini con la benedizione di Fratus, alla luce dei fatti è risultata essere la naturale conclusione di una manovra - di bieca politica nostrana autoreferenziale - che nulla ha a che vedere con competenza e meritocrazia tanto che non ho mai avuto nessun richiamo e/o osservazione dai direttivi politici del mio partito".
"Mi sono presentata apposta in Giunta"
"Continuando su quanto dichiarato dal sindaco posso tranquillamente confermare che sabato 2 febbraio alle ore 15.30 ci siamo sentiti telefonicamente in quanto lo stesso mi ha chiesto personalmente un incontro per il giorno di lunedì 4 febbraio, appuntamento questo che sono stata costretta a rinviare per motivi personali. Il giorno seguente mi sono presentata in Giunta, portando tra l’altro una delibera e a differenza di quanto dichiarato da Fratus che '… se non l’avessi fermata io se ne sarebbe andata senza parlarmi' posso dimostrare che non stavo scappando e in risposta al suo invito a restare ho detto '... sono venuta apposta'".
"Sono uscita da WhatsApp visti gli articoli di stampa mai smentiti dal sindaco"
"Ultima precisazione riguardo a questa misera storia di provincia; la decisione di uscire dalla chat (forse che WhatsApp sia divenuto un organo ufficiale?) è avvenuta solo domenica 3 febbraio e il rinvio di appuntamenti precedentemente fissati a seguire, quale logica conseguenza in attesa di un confronto con il sindaco visti gli articoli di stampa usciti tra sabato 2 e domenica 3 febbraio e mai smentiti dallo stesso sindaco".
"Il mio impegno per Legnano e per i miei concittadini continuerà sempre"
Infine, uno sguardo all'esperienza passata e al proprio ruolo futuro. "Lascio con un meraviglioso ricordo della mission istituzionale che ho avuto l’onore di esercitare per circa un anno e mezzo - conclude l'ex assessore -: questa esperienza mi ha permesso di conoscere, da un pulpito privilegiato, l’enorme potenziale e le vere problematiche della Città in cui vivo. Il mio impegno personale per Legnano e per i miei concittadini continuerà per sempre".
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