Processo Mantovani, parla Cambiamo Arconate

Dopo la richiesta dell'avvocato del Comune di chiedere danni per 2 milioni all'ex sindaco Mario Mantovani, Cambamo Arconate difende la scelta.

Processo Mantovani, parla Cambiamo Arconate
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Cambiamo Arconate prende parola sulla decisione del Comune di Arconate di avanzare 2 milioni di euro di richiesta danni all'ex sindaco Mario Mantovani.

Maggioranza contro opposizione

"In questi giorni, - commenta il gruppo che amministra il paese - sulla richiesta di risarcimento danni avanzata dal Comune di Arconate nei confronti dell’ex sindaco Mario Mantovani, si è letto di tutto. In particolare, secondo un consigliere del gruppo di minoranza, la richiesta sarebbe esagerata, dal momento che Mantovani, nei 13 anni in cui è stato sindaco, avrebbe realizzato tante opere pubbliche per il paese. Si rimane esterrefatti di fronte ad analisi tanto superficiali".
La lista a sostegno dell'attuale sindaco Andrea Colombo aggiunge poi: "Il Comune di Arconate non ha chiesto di essere parte civile al processo contro l’ex sindaco Mantovani. Il Comune si è costituito parte civile dopo che la Procura della Repubblica di Milano ha stabilito che Arconate era parte lesa, cioè che gli arconatesi sono stati danneggiati dalle azioni dell’ex sindaco".

La richiesta di risarcimento

Cambiamo Arconate rincara la dose e sostiene la richiesta di risarcimento danni: "La richiesta si articola su due fronti. Il primo. Mantovani, da sindaco, avrebbe agevolato una società a lui riconducibile allo scopo di costruire una casa di riposo privata. Per farlo, sempre nel ruolo di sindaco, avrebbe predisposto un piano per mettere all’asta il terreno comunale di via Silvio Pellico a prezzi da saldo. Un’operazione che, secondo i magistrati inquirenti, avrebbe generato un illecito guadagno per il privato e un danno per tutti i cittadini di Arconate. Da ciò la richiesta di 1 milione di euro di danni. Il secondo: il nome di Arconate è stato macchiato dalle vicende giudiziarie di un sindaco che, secondo l’accusa, ha agito per interessi personali e contro quelli collettivi. Da ciò un altro danno morale quantificabile in 1 milione di euro. Il Comune di Arconate - conclude la maggioranza - ritiene che sia sacrosanto risarcire la collettività in caso di condanna".

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