Prina e la sfida Gori per rilanciare la Regione
L'ex sindaco di Corbetta lancia la campagna del Pd.
«Dopo i 5 anni fallimentari della giunta Maroni, il centrosinistra deve cogliere questa occasione». L’appello arriva dal deputato dell’Est Ticino Francesco Prina (Partito Democratico) a poche ore dall’annuncio del presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, che ha ufficializzato di non volersi ricandidare alla guida della regione.
L'appello di Prina
«Dopo 5 anni opachi e fallimentari, Maroni getta la spugna. La nostra regione non è mai decollata, facendo registrare solo risultati modesti per quella che è, o almeno dovrebbe essere, la locomotiva d’Italia - ha commentato Prina -. Questa è l’occasione che le forze politiche, ma soprattutto i cittadini lombardi, devono saper cogliere: il mio invito a un centrosinistra unitario che torni a governare la Lombardia è oggi più vivo che mai». Numerose le criticità evidenziate del deputato dem, già sindaco di Corbetta e consigliere regionale. A partire dal mondo della sanità: «Oggi per alcuni esami ci sono liste d’attesa che superano l’anno, per non parlare dell’inefficiente programmazione che riguarda gli ospedali e che i cittadini di Abbiategrasso, ma non solo, stanno vivendo sulla propria pelle».
Il nodo del trasporto pubblico
«Ma l’inefficienza di questa giunta non termina qui - continua Prina -. Il trasporto pubblico locale è allo sbando: occorre investire sulla mobilità su ferro, senza cadere nell’errore di Maroni e Formigoni, che hanno speso miliardi di risorse pubbliche per strade sotto-utilizzate come la BreBeMi alimentando il debito pubblico. La battaglia per il raddoppio ferroviario della linea Milano-Mortara ne è un esempio: con una regione ben governata, sarebbe tutto più semplice. Infine, ma non da ultimo, occorre riportare in Lombardia un buon governo che sappia valorizzare il lavoro, la formazione professionale, la cultura e l’innovazione. Fare, meglio, davvero, è possibile!».
La ricetta Gori
La “ricetta” di Prina è chiara: Giorgio Gori, sostenuto da un centrosinistra unito. «La Lega Nord, nata per moralizzare le istituzioni, è finita con il vicepresidente Mario Mantovani, il presidente Maroni e qualche suo collaboratore rinviati a giudizio. Noi siamo convinti che si possa fare meglio e sappiamo come farlo. Questa è l’occasione che le forze di centrosinistra, Liberi e Uguali compresi, aspettano da tempo: non arrocchiamoci su divisioni che lascerebbero la Lombardia alla destra, ma pensiamo ai nostri concittadini e al futuro dei nostri figli. Prendiamo questo treno che passa per la Lombardia: se non ora, quando?» è l’appello del parlamentare del Pd.