Preoccupazione da parte della Cgil Ticino Olona per la concessione di uno spazio pubblico a Gaggiano per la “Festa del sole” promossa da un gruppo di estrema destra. Il sindaco Baj ha voluto rispondere sottolineando “La semplice organizzazione di un’iniziativa pubblica, di per sé, non costituisce motivo di interdizione se non emergono profili di illegittimità accertabili”.
Preoccupazione Cgil per la concessione di un’area pubblica ad un gruppo di estrema destra
“La CGIL Ticino Olona esprime forte preoccupazione per la notizia, resa pubblica solo nelle ultime ore, dell’organizzazione a Gaggiano della cosiddetta “Festa del Sole”, promossa da FEDErAZIONE, realtà riconducibile al movimento Lealtà Azione, noto per i suoi riferimenti ideologici all’estrema destra e a simbologie incompatibili con i principi democratici – fanno sapere dal sindacato – Colpisce il fatto che un evento di questo tipo possa svolgersi in un’area pubblica di proprietà comunale, concessa in gestione alla Pro Loco, e che tale concessione sia stata ottenuta – secondo quanto emerge – attraverso la richiesta di un privato cittadino. Se confermato, ciò porrebbe un serio problema di trasparenza e controllo sull’utilizzo degli spazi pubblici, che non possono in alcun modo diventare luoghi di propaganda o di legittimazione di culture politiche che negano la dignità delle persone e i valori costituzionali”.
La richiesta di verifica al sindaco e alla Pro Loco
“Chiediamo quindi al Sindaco di Gaggiano e alla Pro Loco di verificare con urgenza la correttezza dell’autorizzazione rilasciata e di adottare ogni misura necessaria per impedire che strutture pubbliche vengano utilizzate per iniziative riconducibili a organizzazioni neofasciste o razziste. Per la CGIL Ticino Olona la questione non è solo formale: riguarda la tutela della convivenza civile, del rispetto reciproco e della memoria democratica. Ogni spazio pubblico deve rimanere un luogo aperto, libero, rispettoso delle differenze e coerente con i valori della Costituzione nata dalla Resistenza”.
Le parole del sindaco Baj
Il Sindaco Enrico Baj ha voluto rispondere con chiarezza e responsabilità alle preoccupazioni emerse e palesate da gruppi politici, associativi e dal gruppo politico di minoranza nella giornata di ieri in occasione di una manifestazione avvenuta all’area festa di via Gramsci, richiamando i principi fondamentali che regolano la convivenza civile e il ruolo dell’Amministrazione pubblica.
“Partendo da principi inderogabili come legalità e libertà di associazione riporto che la Costituzione sancisce la libertà di associazione e la libertà di manifestare il proprio pensiero, diritti irrinunciabili in democrazia. Tali libertà, tuttavia, trovano limite laddove si traducano in atti contrari alla legge o ai principi costituzionali. È dunque doveroso distinguere tra contenuti politici discutibili — che rientrano nel campo del confronto democratico — e comportamenti che effettivamente integrino violazioni normative o minaccino i diritti altrui. La semplice organizzazione di un’iniziativa pubblica, di per sé, non costituisce motivo di interdizione se non emergono profili di illegittimità accertabili.
Rapportando tali riflessioni al nostro contesto è doveroso sottolineare che la presenza storica di un’associazione sul territorio rappresenta un dato di fatto che merita attenzione, ma non costituisce né una giustificazione automatica né una condanna a prescindere. Se in passato non sono stati rilevati atti illeciti, ciò dimostra che la mera esistenza dell’associazione non comporta necessariamente un divieto di attività. Tale constatazione, però, non solleva l’Amministrazione dall’obbligo continuo di vigilanza: la storia non esime dall’analisi critica e dall’intervento qualora emergano nuovi elementi pregiudizievoli o violazioni della normativa. Riguardo specificamente al rispetto dell’ordine pubblico nello svolgimento della manifestazione di sabato, le relazioni trasmesse dalle forze dell’ordine e dalla Polizia Locale attestano che la festa in oggetto si è svolta in modo pacifico, senza criticità in materia di ordine pubblico. Questo riscontro oggettivo ridimensiona la rappresentazione di una presunta emergenza in termini di sicurezza e invita a non confondere percezioni soggettive con dati di fatto verificati dagli organi competenti. Alla luce di tutto ciò e secondo il principio di trasparenza che informa ogni passo di questa amministrazione, comprendo e rispetto la richiesta di spiegazioni avanzata dai cittadini e dai soggetti politici: per questa ragione l’Amministrazione ha già raccolto e sta esaminando la documentazione relativa alle concessioni e alle autorizzazioni rilasciate. Verrà valutata la conformità delle procedure e il rispetto dei regolamenti comunali e delle prescrizioni per l’utilizzo delle aree pubbliche. Qualora emergessero elementi di illegittimità, l’Amministrazione adotterà le misure previste dalla legge, comprese eventuali segnalazioni agli organi competenti. Ribadiamo il nostro impegno politico e civico per la tutela dei valori democratici e costituzionali: difendere la Carta significa esercitare responsabilmente gli strumenti istituzionali, con rigore procedurale e con piena trasparenza, verso tutti perché la legge non ha due facce: è uguale per tutti sia laddove concede che laddove restringe. Questo comporta il dovere civico di evitare sterili allarmismi. Invito inoltre chiunque ritenga di possedere elementi concreti di illegittimità a presentare formale segnalazione agli uffici comunali o alle autorità competenti. L’Amministrazione è pronta a collaborare, a fornire chiarimenti sul procedimento seguito e a comunicare gli esiti delle verifiche nel rispetto delle competenze istituzionali e della trasparenza verso la cittadinanza. Con senso di responsabilità civile e ispirandoci ai principi del dibattito pubblico e della ragione critica, confermiamo sempre la disponibilità al confronto aperto e fondato sui fatti e sulle norme”.