Il voto in consiglio

Parco sud, approvata in Regione la risoluzione per la futura Governance

Approvata in Consiglio regionale la Risoluzione 50, con cui si ribadisce la salvaguardia delle due comunità di ambito rappresentate dal Parco Nord e dal Parco Agricolo Sud Milano

Parco sud, approvata in Regione la risoluzione per la futura Governance
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Approvata oggi in Consiglio regionale la Risoluzione 50 riguardante l’istituzione dell’Ambito territoriale ecosistemico del territorio della Città metropolitana di Milano, con cui si ribadisce la salvaguardia delle due comunità di ambito preesistenti, rappresentate dal Parco Nord e dal Parco Agricolo Sud Milano

Parco sud, approvata in Regione la risoluzione per la futura Governance

Approvata oggi in Consiglio regionale la Risoluzione 50 riguardante l’istituzione dell’Ambito territoriale ecosistemico del territorio della Città metropolitana di Milano, dove viene ribadita la salvaguardia delle due comunità di ambito preesistenti, rappresentate dal Parco Nord e dal Parco Agricolo Sud Milano.

Scurati (Lega): "Parco Nord e Parco: realtà profondamente differenti"

In merito è intervenuta il Consigliere regionale della Lega, Silvia Scurati:  “La risoluzione approvata impegna la giunta a risolvere il nodo della gestione del parco Nord e del Parco Agricolo Sud Milano – sottolinea Scurati – tanto importanti quanto tra loro profondamente differenti e che hanno portato a definire posizioni contrastanti sulle migliori modalità di gestione. Il parco Nord, che possiamo definire il giardino di Milano, prettamente pubblico, e il parco Agricolo a vocazione appunto agricola e venatoria, con terreni di proprietà privata. Modalità di gestione differenti, caratteristiche differenti, dimensioni e modalità di finanziamento differenti. È quindi naturale e necessario trovare una soluzione che diversifichi la gestione dei due parchi, così da valorizzarne le rispettive specificità”.

“Per questo abbiamo ribadito la necessità di tutelare l’identità del territorio, garantendo anche nella futura governance un ruolo di tutto rilievo da parte di Regione Lombardia e la partecipazione e il coinvolgimento delle realtà esistenti che gravitano sul territorio metropolitano, mantenendo ben distinte le due comunità d’ambito dei due parchi”. “Ho anche sottolineato, per quanto riguarda il Parco Agricolo Sud Milano, - spiega Scurati - l’importanza di non snaturare ulteriormente il territorio come invece vorrebbero coloro che hanno proposto di stralciare ben 9mila ettari di territorio agricolo, trasformandoli in aree naturali e quindi mettendo in ginocchio le attività agricole storiche e venatorie che gravitano nel parco agricolo Sud Milano”.

Lucente (FdI): "Approvata la mia risoluzione per salvaguardare le caratteristiche del Parco sud"

Soddisfatto Franco Lucente, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, dopo l’approvazione in Aula della risoluzione da lui proposta: "Parco Agricolo Sud Milano, Parco Nord Milano e PLIS: di ciascuno verranno salvaguardate le caratteristiche, con un modello di governance che valorizzi le identità e le peculiarità dei Parchi stessi. Questo ha chiesto la mia Risoluzione approvata all’unanimità oggi in Consiglio regionale. Dopo un lungo lavoro in Commissione, dove abbiamo anche ascoltato le parti in causa, la risoluzione impegna la Giunta “a presentare, in tempi congrui, un progetto di legge, previo accordo con il territorio, per l’istituzione di un ente di diritto pubblico finalizzato a realizzare un ATE (Ambito Territoriale Ecosistemico Metropolitano) all’interno del quale siano collocati: il Parco Nord Milano; il Parco Agricolo Sud Milano; i PLIS, salvaguardando le comunità d’ambito dei Parchi preesistenti con un modello di governance che valorizzi le identità e le peculiarità dei Parchi stessi”.

Prosegue Lucente: "Il mio intento è quello che non si arrivi all’unione dei parchi ma che rimangano dotati di quell’autonomia fondamentale per seguire ciascuno la propria missione e identità. Su queste basi lavoreremo per la modifica della governance, necessaria dato che da 30 anni non viene toccato il piano territoriale e dato che la Legge Delrio ha minato l’efficienza gestionale. Spiace che il M5s non abbia collaborato per arrivare all’obiettivo, così come invece hanno fatto altri partiti dell’opposizione”

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