Intervista al sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai

“Parco commerciale, il progetto potrebbe cambiare”

Intervista al sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai sul futuro dell'area dell'Annunciata: “Il Covid ha mutato gli scenari. Pagiannunz? Non si costruirà”

“Parco commerciale, il progetto potrebbe cambiare”
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Intervista al sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai sul futuro dell'area dell'Annunciata: “Il Covid ha mutato gli scenari. Pagiannunz? Non si costruirà” (di Luca Cianflone)

“Parco commerciale, il progetto potrebbe cambiare”

Con il Pronto soccorso, è il futuro Parco commerciale la partita probabilmente più delicata che sta giocando il sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai. Commercianti, ambientalisti e e un’ampia rete di cittadini sono da tempo sul piede di guerra contro il progetto di Bcs ed Essedue, anche per vie legali. Ma il Covid e questo imprevedibile 2020 hanno ulteriormente mescolato le carte, togliendo qualche certezza. L’ultima novità in ordine di tempo, il pronunciamento del Tar circa la non necessità di una sospensione preventiva dei cantieri che, come spiegato dagli stessi operatori, non prenderanno comunque il via nei prossimi mesi. Facciamo il punto con il primo cittadino.

 Il Tar ha verificato non ci sia fretta, pensa che il il Covid abbia rallentato i cantieri?
Il Tribunale non ha accolto la sospensiva chiesta dai ricorrenti. Non possiamo entrare nel merito del procedimento al Tar. Quando ci sono dei giudizi in corso è superfluo dire qualsiasi cosa. Ci mettiamo a giudizio e dimostreremo il buon operato di tutta la macchina comunale. Il Comune ha portato i due piani in adozione e poi approvazione, per poi definitivamente rispondere a tutta una serie di osservazioni. Abbiamo fatto tutto secondo le regole e le tempistiche prestabilite. Non dipende certo dall’amministrazione il cominciamento di eventuali lavori di costruzione, sono i due operatori a valutare modo e tempi per le realizzazioni.

Vi sono state mosse accuse di aver dovuto e/o voluto far tutto di fretta per rendere più difficoltosa l’opposizione al progetto. E’ stato così?
Assolutamente no. Abbiamo dovuto rispettare dei tempi amministrativi per adozioni ed approvazioni. Una volta approvato il piano attuativo, sono gli operatori a gestire la partita. Hanno tempo fino a 10 anni per realizzare parte, tutto o addirittura niente di quello proposto e approvato. Detto questo, è chiaro che in un momento come questo, di crisi sanitaria ed economica, immagino che chi ha acquisito dei diritti edificatori, starà rivalutando la propria progettualità.

Bcs ed Essedue stanno pensando di cambiare il progetto?
Non lo so ma non posso escluderlo. Il mondo è cambiato tanto in questi mesi e quello che era ipotizzabile e conveniente l’anno scorso, ora non lo è di meno. Però, ripeto, questo non dipende da noi ma gli operatori, i quali non sono obbligati ad agire nell’immediato e queste tempistiche possono voler dire tanto o nulla, vedremo.

Oltre che sanitaria, la crisi è anche economica. I commercianti sono in ginocchio e se già prima la realizzazione di un centro commerciale agitava molti di loro, ora li getta ancor più nel panico. Preoccupazioni lecite?
Io rispetto tutti, considero e comprendo le preoccupazioni dei commercianti. Bisogna però essere coerenti e riconoscere come da anni il mondo del piccolo commercio sia in difficoltà, soprattutto a causa della vendita online. La valutazione che proponiamo è quella di capire che tipo di attività verrebbero aperte, non per forza in competizione con i nostri negozi cittadini e questo potrebbe rivelarsi un vantaggio per tutta la cittadina.

Avete già avuto delle indicazioni ufficiali o ufficiose su che negozi ci saranno?
Escludiamo venga fatto un grande centro commerciale con delle gallerie all’interno. Bisognerà capire i settori merceologici delle nuove strutture, ma anche qui il Comune non c’entra nulla e nulla ci è stato detto. Penso che non ci saranno strutture legate all’alimentare ma fare previsioni è impossibile. Passata la crisi Covid avremo tutti forse un quadro più ampio. I commercianti stanno affrontando grosse difficoltà e mi auguro la bufera passi presto. Abbiategrasso però sembra reggere meglio di altri contesti, per fortuna. Ci attacchiamo a questa speranza e faremo di tutto per favorire la ripartenza.

Oltre al lato economico, la preoccupazione è anche sul piano ambientale. Che ne pensa?
Oggi ci sono delle previsioni di crescita che vanno ben al di là dei piani di governo del territorio dei singoli Comuni. Noi abbiamo approvato piani per aree che già da anni erano destinate all’edificabilità. Per quanto riguarda le aree verdi, ci tengo a precisare come il Comune rientrerà in possesso di un’area molto vasta, che è quella del cosiddetto Pagiannunz. Non solo su di essa non si costruirà, ma verrà anche rivalutata e rilanciata. Le preoccupazioni per l’ambiente sono quindi da rivedere, i progetti di Essedue e Bcs lasceranno l’area alle spalle dell’Annunciata libera e più curata. Un bene per l’intera cittadina.

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