Parco Arcadia, anche Italia Viva interviene sul futuro di cervi e daini
Il partito si è inserito nel dibattito pubblico di Bareggio con alcune proposte volte a rivitalizzare il parco stesso
Anche Italia Viva dice la sua in merito alla recente decisione dell’Amministrazione di Bareggio di trasferire i cervi e i daini del Parco Arcadia.
Parco Arcadia, Italia Viva sul futuro di cervi e daini
In un comunicato diffuso in settimana a firma dell’esponente Marco Riva, i renziani affermano che «eradicare il problema perché ci sono delle difficoltà, non significa amministrare e non dovrebbe essere l’obiettivo della classe dirigente», aggiungendo poi che l’ultima cosa che vorrebbero è veder sparire i cervi dal parco:
«Si è vero, lo spazio in cui sono collocati è limitato per questi animali che richiedono un territorio differente. Ma è anche vero che se li eliminassimo, cancelleremmo una delle migliori attrazioni del nostro paese, a discapito di tutti».
Per il partito diventa fondamentale in questo contesto ridurre il numero di animali presenti nel parco fino a un massimo di 2 o 3 esemplari per specie inviando i capi in eccesso in parchi o zone forestali protette. Questo, spigano:
«Per non perderli si potrebbe prendere accordi per offrire il Parco Arcadia come centro attrezzato, con strutture destinate alla degenza e riabilitazione degli esemplari recuperati, cosicché si abbia sempre una rotazione degli animali. Questi recinti esistono e sono necessari, perché spesso capita che gli animali abbiano bisogno di periodi di riposo, in ambienti ristretti, per recuperare da ferite o altro per poi essere reintrodotti in natura. Quale occasione migliore, e già collaudata negli anni, è il Parco Arcadia, per non perdere il suo interesse che rende liete le domeniche di migliaia di bambini! Tutti noi sappiamo quanto sia importante, sin da piccoli, il contatto con la natura che ci circonda, il rispetto degli animali e delle piante. Il Parco Arcadia propone una lezione di natura, un contatto con flora e fauna, godendo del relax e del silenzio che lo caratterizzano».
Italia Viva non nega ovviamente né i costi di una struttura come quella dell’Arcadia né il fatto che i volontari siano sempre di meno.
«Ma è altresì vero che il parco stesso è una risorsa non sfruttata! Perché non pensare di aprire un piccolo chiosco al suo interno, magari nella zona arena, in modo che non disturbi gli animali e soprattutto che lavori nelle sole ore di apertura del parco per evitare di nuocere ai residenti limitrofi. La gestione consentirebbe un introito per un eventuale operatore/operatrice che possa, insieme ai volontari, occuparsi degli animali».
«Creare un ticket d'ingresso per la zona animali»
«Poi, perché non creare un ticket di ingresso per la zona animali, escludendo i residenti. Si potrebbero organizzare delle visite guidate a pagamento per varie attività didattiche, lezioni svolte all'interno del Parco da esperti della flora e della fauna del nostro territorio, interessanti sia per le scuole che per i visitatori. Magari stabilendo collaborazioni con le scuole di Bareggio o con delle università, le quali potrebbero sfruttare la comoda occasione per formare delle guide e studiare gli animali».
Così proseguono da Italia Viva, avanzando anche la proposta di installare nell’area verde una zona barbecue o di sviluppare il merchandising del parco al fine di creare ulteriore indotto che andrebbe a vantaggio degli animali e anche a vantaggio delle casse del comune. In conclusione, gli esponenti bareggesi del partito affermano:
«Crediamo fortemente nelle grandi potenzialità dell’Arcadia e non vogliamo che i cervi o i daini spariscano e a fondamento di quanto detto abbiamo qui messo sul tavolo diverse opportunità, concretamente realizzabili, come anche migliorabili, che possono salvare uno dei punti di forza del nostro paese. E con l’auspicio che le difficoltà vengano superate dalla amministrazione attuale, nell’interesse della collettività, noi rimaniamo sempre disponibili al dialogo e concreti nelle proposte».