Nuovo supermercato, scintille in Consiglio
A contestare la futura struttura è stata la Lega, che ha evidenziato gli effetti del nuovo supermercato sull'attività commerciale del paese.
Si scaldano gli animi sul nuovo supermercato che dovrà sorgere ad Arluno nell’area compresa tra via Bellini, via Mazzini e via Tasso.
Il nuovo supermercato infiamma il Consiglio: le parole della Lega
Il dibattito si è infatti riacceso nell’ultimo Consiglio comunale, durante il quale è stata ufficialmente approvata l’adozione della proposta di piano attuativo per la nuova variante di Pgt.
A contestare la futura struttura è stato il gruppo consiliare della Lega, che tramite la consigliera Nella Corrado ha evidenziato quelli che sarebbero gli effetti del nuovo supermercato sull'attività commerciale del paese. Secondo Corrado, la loro presenza di questo tipo di strutture "determina una forte penalizzazione per i piccoli negozi e, conseguentemente, l’impoverimento del centro storico come corretto luogo di vita sociale. Oltretutto già ora si osserva un consistente aumento dei flussi e volumi di traffico lungo la tratta via Bellini-via Castiglioni, e quindi dell’inquinamento".
In aula la consigliera ha poi aggiunto:
"Questa costruzione darà un ulteriore colpo di grazia ai pochi negozi rimasti in piedi dopo la pandemia".
Le parole di Cambiamo Arluno
Osservazione ripresa anche dalla consigliera Elisabetta Fusar Poli di Cambiamo Arluno:
"Resta la preoccupazione per il traffico e per il fatto che stiamo già vedendo una chiusura totale dei commercianti in paese e quindi l'ennesimo supermercato non può che peggiorare la situazione. Ci asterremo comunque perché meglio un supermercato che l'industria pesante vicino alle case".
In una nota successiva, il gruppo del Carroccio specifica infine che l’attuale amministrazione vede il supermercato "come un'opportunità, Cambiamo Arluno di Alfio Colombo non vota contro ma si astiene» e che «la Lega è l’unica forza di opposizione che si dichiara contraria"
La replica dell'assessore
Alle dichiarazioni delle opposizioni è arrivata già in seduta la risposta dall’assessore alle Opere pubbliche Pietro Tiberti, il quale ritiene che l’attività commerciale in questione possa avere "dei servizi di carattere generale, perché quella zona è già densamente industrializzata, quindi avere un punto ristoro e un alimentari può andare anche a servizio di queste industrie diventando un punto di riferimento per queste attività".
Sul lato prettamente tecnico invece, Tiberti aveva già in precedenza specificato come nel Pgt vigente l’area fosse già edificabile, con destinazione d’uso industriale e artigianale:
"Questa variante va ad abrogare le due destinazioni originarie introducendo quella di media struttura di vendita, andando quindi a migliorare la previsione urbanistica".
(In copertina l'assessore Pietro Tiberti)