Nuova governance Parco Agricolo Sud Milano: prima uscita per la presentazione
“La regionalizzazione di questo gioiello agricolo consente l’allineamento delle competenze tra Regione e Parco"
Alla presenza di oltre un centinaio di persone, tra cui molti in rappresentanza del mondo agricolo, si è svolta ieri sera a Cisliano la prima uscita pubblica per la presentazione della legge sulla nuova governance del Parco Agricolo Sud Milano.
La presentazione delle nuova governance del Parco Agricolo Sud
Presenti il Sindaco di Cisliano, Luca Durè e i due firmatari del progetto di legge, i Consiglieri regionali Silvia Scurati e Franco Lucente e il tecnico Alfonso Di Matteo.
“Una grande partecipazione, tante persone che hanno affollato l’auditorium, molte delle quali in rappresentanza del mondo agricolo locale, sono la dimostrazione più lampante di come il cambio di governance del Parco Sud Milano abbia trovato ampio consenso da chi vive quotidianamente il parco stesso”.
Il commento di Silvia Scurati:
“La regionalizzazione di questo gioiello agricolo – commenta il consigliere regionale, Silvia Scurati – consente l’allineamento delle competenze tra Regione e Parco e una maggiore tutela delle aree coltivate, evitando così che Città Metropolitana continui a compiere scelte che limitino fortemente l’attività agricola, come l’annoso progetto delle aree naturali, mettendo fine a una gestione ingessata e burocratizzata”.
Investimenti su cibo e prodotti del territorio
“Siamo la prima Regione agricola del Paese e proprio il nostro Parco deve continuare ad essere un punto di riferimento: con il raddoppio delle risorse stanziate dalla Lombardia si investirà concretamente nel cibo e nei prodotti del territorio. Porsi a prescindere contro questa iniziativa, come fa una certa sinistra ideologica e irrazionale, non fa il bene del territorio. Dispiace che chi ricopre ruoli istituzionali e si è opposto a questa legge non abbia partecipato al convegno: sarebbe stata un’ottima occasione per confrontarsi sui contenuti e chiarire tutte le inesattezze che sono state dette solo per ragioni politiche” conclude Scurati.