la decisione

Moschea a Magenta, via libera del Consiglio di Stato. La Lega insorge

"La Costituzione garantisce a tutti il diritto di preghiera", commenta l'avvocato difensore dell'associazione Abu Bakar

Moschea a Magenta, via libera del Consiglio di Stato. La Lega insorge
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Il Consiglio di Stato ha dato il via libera alla realizzazione di una moschea sul territorio di Magenta. Il consiglio ha accolto il ricorso dell’Associazione Abu Bakar dopo che il Comune di Magenta non aveva concesso un'area cittadina per pregare all'associazione islamica.

Moschea a Magenta, via libera del Consiglio di Stato

Probabilmente non sarà la parola fine, ma sicuramente è un passo decisivo di un lungo percorso giuridico iniziato il 30 gennaio del 2020, quando l'associazione Abu Bakar presentò al Comune di Magenta un'istanza per l'individuazione di un'area per la costruzione di una moschea. Istanza che tuttavia non ebbe alcun seguito e che costrinse l'associazione a rivolgersi al Tar, vedendosi tuttavia respinto il ricorso. Ora invece il ribaltamento della decisione, con l'accoglimento da parte del Consiglio di Stato; una sentenza commentata dall'avvocato Luca Bauccio, legale difensore dell'associazione assieme al collega Aldo Russo:

"È una sentenza molto importante con anche un rilievo nazionale, dato che al di là del caso specifico sta stabilendo un principio direttamente desumibile dalla Costituzione, cioè che il diritto alla preghiera è un diritto costituzionalmente tutelato e le amministrazioni pubbliche hanno l'onere di individuare le aree dove consentire l'edificazione di luoghi di culto islamici nel rispetto delle leggi e senza trincerarsi in risposte liquidatorie. Il Comune si era rifiutato di individuare un'area, vi era un'area già prevista per finalità di culto ma si rifiutava di riconoscerne questa destinazione e in alternativa non dava nessun'altra indicazione; ciò anche a fronte della disponibilità dell'associazione Abu Bakar di prendere in considerazione qualunque soluzione che l'ente pubblico avesse valutato".

Il punto centrale non è che gli enti pubblici sono costretti dalla sentenza a individuare un'area  costruire una moschea; ma dato che la Costituzione garantisce a tutti il diritto di preghiera nei piani regolatori deve essere previsto per legge un'area per i luoghi di culto non cattolici. Se questo manca è una grave inadempienza dei comuni. Il Consiglio di Stato finalmente lo ha affermato a chiare lettere.

La lega insorge: "Magenta enclave musulmana"

“Dopo il partito islamico, la concessione della moschea. Ci sono tutti gli elementi perché Magenta diventi una enclave musulmana alle porte di Milano e ciò desta molta preoccupazione”, dichiara l’eurodeputata Isabella Tovaglieri. “Anche se questo processo di islamizzazione sta avvenendo apparentemente nel quadro delle leggi democratiche – prosegue l’esponente lombarda della Lega - non possiamo ignorare che, dietro al paravento della legalità, una parte consistente della comunità musulmana continui a portare avanti, promuovendole anche presso le nuove generazioni, la sharia e altre usanze islamiche arcaiche e liberticide, che sono in aperto contrasto con i dettami della nostra Costituzione e con i diritti fondamentali dell’individuo, in particolare delle donne. C’è poi un problema di sicurezza enorme: anche se la libertà di culto è garantita dalla nostra Carta, sappiamo che nessuno può controllare ciò che avviene nelle moschee, che più di una volta hanno dimostrato di essere luoghi di indottrinamento all’estremismo e al terrorismo”.

Una posizione condivisa e rilanciata anche dall'assessore all'Urbanistica e Territorio di Magenta Simone Gelli (Lega).

“In questi anni ricordo a tutti che abbiamo chiuso una moschea abusiva, poi siamo intervenuti all'interno dell'allora Cas della Vincenziana, dove anche lì era stata rilevata la presenza di una sorta di moschea abusiva – sottolinea Gelli. - Dopodiché le assurde accuse di voto di scambio, a me e alla Lega, per cui ho personalmente querelato chi ci ha falsamente accusati. Continuo a pensare che Magenta abbia altri problemi e necessità. Saremo sempre in prima linea per difendere i magentini e l'identità della nostra comunità”, conclude l'assessore leghista.

Il commento dell'onorevole De Corato sulla sentenza:

«Trovo davvero incomprensibile che il Consiglio di Stato abbia accolto il ricorso dell’Associazione Abu Bakar dopo che il Comune di Magenta non aveva concesso un'area cittadina per pregare all'associazione islamica rispettando la legge. E’ una sentenza contraddittoria rispetto a quanto aveva deciso il Tar. Esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza all’intero Comune e, in particolare, al Sindaco Del Gobbo, persona onesta, competente e in politica da molteplici anni con cui ho avuto il piacere di collaborare quando, entrambi, sedevamo a Palazzo Pirelli. Sono convinto che il Sindaco troverà la giusta soluzione».

Così l’On. di Fratelli d’Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera Riccardo De Corato.

Il commento del deputato Cecchetti della Lega

“La decisione del Consiglio di Stato con la quale si è stabilito che il Comune di Magenta deve trovare un'area per la costruzione di una moschea, è a dir poco inaccettabile. Una sentenza shock che preoccupa. I giudici, infatti, hanno ordinato all'amministrazione - di centrodestra - di individuare l'area e di garantire il diritto di preghiera per i musulmani, accogliendo il ricorso dell'associazione Abu Bakar. I più maliziosi potrebbero pensare all’ennesima ingerenza di una certa magistratura politicizzata che non tiene minimamente conto della volontà dei cittadini espressa alle urne. La Lega non può in alcun modo ignorare fatti di questa gravità, anche per motivi di sicurezza e ordine pubblico. Per questo intendiamo andare a fondo sulla vicenda, che ha ancora alcuni lati oscuri: la Lega presenterà un’interrogazione parlamentare”.

Così il deputato lombardo della Lega Fabrizio Cecchetti, segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati.

Silvia Scurati, "Comuni e cittadini contrari a moschea"

"È davvero curioso come spesso la volontà popolare venga sovvertita quando si tratta di costruire nuovi luoghi di culto, obbligando i Comuni a fare diversamente da quello che hanno democraticamente deciso. Questo accade sempre quando si tratta della costruzione di una moschea, come nel caso di Magenta dove il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del Tar ordinando al Comune di individuare un’area idonea per realizzarla. La Lega è contraria all’apertura di questi luoghi di culto perché spesso si sono trasformati in centri di radicalizzazione islamica e veri e propri quartieri che diventano enclave musulmane. Non serve certo ricordare cosa sono oggi queste aree nella vicina Milano e nelle città di tutta Europa. Ancora una volta la Lega dice no alle moschee e sta dalla parte dei cittadini”.

Lo dichiara Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega, in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che ribalta quella del Tar favorevole al divieto del comune di Magenta di costruire una moschea.

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