Monica Forte lascia i Cinque Stelle: "Diventati il partito di Conte"
La vermezzese, consigliere regionale e presidente della Commissione antimafia, entra nel gruppo misto. La sua lettera aperta all'ex premier
La vermezzese, consigliere regionale e presidente della Commissione antimafia, entra nel gruppo misto. La sua lettera aperta all'ex premier
Monica Forte lascia i Cinque Stelle: "Diventati il partito di Conte"
Monica Forte, consigliere regionale dei Cinque Stelle e presidente della Commissione regionale antimafia, lascia i pentastellati e va nel gruppo Misto. La vermezzese, eletta nel 2018, ha spiegato con un lungo post su facebook le sue ragioni, rivolgendosi direttamente all'ex premier Giuseppe Conte: "Caro Presidente Conte, ebbene, non sono convinta. E lungi da me il voler diventare una zavorra interna, per questo lascio. Non sono convinta perché questa non è l'evoluzione del Movimento 5 Stelle, questo è il nuovo partito di Conte che, a iniziare dallo Statuto e continuando con la comunicazione e con la gestione delle amministrative, nulla ha a che vedere con il Movimento 5 Stelle", scrive. "Chi è nato a Palazzo Chigi - prosegue la consigliera in un altro passaggio della lettera - non può capire un Movimento nato tra i banchetti, nelle riunioni al bar, nelle piazze tra gli insulti, nelle campagne elettorali autofinanziate, nelle interminabili discussioni dove sì… uno valeva uno. E' troppo facile appropriarsi di un simbolo che oggi, nonostante tutto, mantiene ancora una percentuale alta e una posizione maggioritaria in Parlamento".
"Se il tempo dei Cinque Stelle è finito, allora che finisca"
E ancora, dichiara Forte "chi ha creduto in questo simbolo lo ha fatto quando la percentuale era 0% e c'erano solo un’idea e un sogno. Il vero coraggio oggi sarebbe stato quindi creare un partito nuovo, con regole nuove, senza percentuale al seguito e nemmeno soldi e posizioni. Ma sì, ci vuole coraggio". "Se il tempo del Movimento 5 Stelle è finito allora che finisca, ma non si dica che lo si sta rifondando o che sta crescendo o che sta evolvendo. Si poteva anzi si dovevano fare dei cambiamenti in ottica migliorativa, ma non cancellare tutto ciò che è stato vergognandosene e mantenendo solo il nome".
Quindi le conclusioni: "Il nuovo partito di Conte farà la propria strada e auguro successo e gloria, ma io non posso farne parte. Dopo l'esperienza del Movimento 5 Stelle le mie energie, il mio impegno e la competenza che mi sono costruita le spenderò come meglio riterrò opportuno, ma non posso diventare complice di una operazione di cancellazione, di annullamento e di rimozione".