la lettera aperta

Lacanu (PD) sulla sicurezza ad Abbiategrasso: “I cittadini non si sentono sicuri”

"Abbiategrasso sta vivendo una fase particolare. In questi anni è cresciuto nelle strade, tra i negozi e tra noi cittadini un senso di insicurezza generale" - ha affermato Lacanu.

Lacanu (PD) sulla sicurezza ad Abbiategrasso: “I cittadini non si sentono sicuri”

Andrei Lacanu consigliere del PD di Abbiategrasso ha inviato una lettera aperta al giornale per parlare della situazione di sicurezza nella sua città.

Lacanu (PD) sulla sicurezza ad Abbiategrasso: “I cittadini non si sentono sicuri”

“Abbiategrasso sta vivendo una fase particolare. In questi anni è cresciuto nelle strade, tra i negozi e tra noi cittadini un senso di insicurezza generale – ha affermato Lacanu – Recentemente, un gruppo di cittadini si è mobilitato e ha raccolto più di 450 firme, saturi della sensazione di una città fuori controllo, dalle cose più banali agli eventi di cronaca più efferati. Dopo qualche scivolone iniziale, il Sindaco Nai ha preso la palla al balzo e si è fatto fotografare insieme ad un gruppo di questi concittadini, che ha ricevuto martedì scorso. Risultato? L’annuncio di una conferenza stampa per venerdì 26 settembre, in cui verranno (o sono state annunciate, a seconda di quando leggerete la lettera) misure per il contrasto al degrado. Serve, però, un’operazione verità. Già nel suo comunicato, infatti, il Sindaco ammette che finora il suo operato è stato insufficiente. Quanto è credibile, perciò, un Sindaco che ammette la sua inadeguatezza e promette di correggere il tiro negli ultimi due anni su dieci di mandato totali?”

“Una città allo sbando”

“Questa è la domanda che io vorrei rivolgere agli abbiatensi: ma voi vi sentiti più sicuri? Per otto anni ha governato chi ha vinto al grido di “sicurezza e ordine”, ma il risultato è chiaro: una città allo sbando. Bisogna prendere atto che la coalizione che amministra la città da quasi un decennio ha fallito nella sua promessa più grande, anzi peggiorando la situazione. La Lega, per esempio, ha avuto in mano l’assessorato alla sicurezza dal 2017 ad oggi, producendo solo slogan. L’insicurezza cresce quando l’amministrazione fallisce nel far rispettare le regole e nel creare le condizioni affinché le persone vivano un ambiente bello, vivo e curato. Sui controlli è evidente a tutti la situazione. Dall’ordinanza fuffa che vieta il consumo di alcolici su tutto il territorio (praticamente inattuabile) fino a cose più piccole ma incisive, come l’impossibilità di fare multe laddove la segnaletica orizzontale non è più esistente o fatta male. Sui controlli, tuttavia, la maggior parte degli oneri e degli onori sono in capo a Carabinieri e Polizia Locale, che svolgono il loro ruolo con costanza. L’amministrazione dovrebbe intervenire sul contesto. Una città con vie buie si rende terreno fertile per chi non vuole essere visto. Una città con le vetrine che si spengono e non si riaccendono più, ha un centro spopolato: dove ci sono meno persone, c’è meno “controllo spontaneo”. Abbiamo poi intere zone dove abbandonano l’abbandono di rifiuti, le risse, le occupazioni abusive e spaccio sono all’ordine del giorno: mancano, invece, progetti di sociali che possano creare reti di solidarietà, ascolto, supporto. Oggi si ha l’impressione che nessuno ci stia ascoltando: non è una percezione falsa, è reale. Questa Amministrazione ha bocciato più volte in consiglio comunale proposte concrete per sistemare le numerose situazioni di degrado evidenti.

Un confronto con le realtà del territorio

“In città manca un’educativa di strada, un confronto serrato con tutte le realtà associative per una progettualità comune, manca un reale coordinamento con le forze di polizia territoriali (se non per fare i blocchi stradali una volta al mese): manca una visione globale di come gestire una città di queste dimensioni. Al Sindaco Nai, alla Vicesindaca Poggi e all’Assessora Bonomi dico che è troppo tardi, ora, per cercare di tappare i buchi con annunci pomposi: i danni creati in otto anni di governo avranno ripercussioni durature. Serve un cambio di passo: il primo non può non essere una dura critica a chi ha fatto propaganda sulla sicurezza per poi peggiorare la vivibilità di Abbiategrasso. Al posto di fare conferenze stampa autoreferenziali, il Sindaco e la Giunta vengano a confrontarsi in Consiglio comunale, dove da mesi le liste di opposizione avanzano critiche ma anche proposte, senza essere ascoltati. Serve al più presto una seduta consiliare appositamente dedicata al degrado e all’insicurezza in città, affinché quella di Nai non sia solo una passerella per “calmare il malcontento” ma si traduca in progettualità vere con finanziamenti seri”.