DOCUMENTO ECONOMICO

L’assessore Riondato realista sul bilancio: “Un percorso a ostacoli”

L'aumento delle bollette di gas e luce ha costretto il Comune a mettere in conto un aumento del preventivo di spesa di circa 90mila euro, una cifra ingente sottratta ad altre possibili destinazioni

L’assessore Riondato realista sul bilancio: “Un percorso a ostacoli”

Fare l’amministratore locale significa, a volte, dover fare i conti con una realtà che rema contro le intenzioni e i programmi. È questo il presupposto da cui parte l’analisi di Massimo Riondato, capogruppo della lista “Insieme per Magnago e Bienate”, nel descrivere le difficoltà che hanno segnato la stesura del bilancio 2025 del Comune di Magnago.

Un anno pieno di difficoltà

Una serie di contrattempi e di eventi imprevisti che ha impattato pesantemente sui conti dell’ente, costringendo l’Amministrazione guidata dal sindaco Dario Candiani a una gestione di navigazione a vista. Riondato non usa mezzi termini nel definire quello che sta per concludersi un anno non favorevole, segnato da criticità significative che hanno richiesto una revisione profonda delle priorità.

L’impennata dei costi energetici ha rappresentato la prima, grande incognita

Il quadro delineato dal capogruppo parte dalle spese correnti, dove l’impennata dei costi energetici ha rappresentato la prima, grande incognita. L’aumento delle bollette di gas e luce ha infatti costretto il Comune a mettere in conto un aumento del preventivo di spesa di circa 90mila euro, una cifra ingente sottratta ad altre possibili destinazioni. Sul fronte delle entrate, la situazione non è stata meno complessa. La voce relativa agli incassi dell’Imu ha subito una contrazione di circa 164mila euro, una decisione, spiega Riondato, dettata da un principio di prudenza e realismo, ovvero dalla necessità di adeguare la previsione al dato consuntivo effettivo del 2024 per evitare di costruire il bilancio su entrate incerte. A questo si è aggiunta una drastica e imprevista diminuzione degli oneri di urbanizzazione: a fronte di una stima di 750mila euro, le casse comunali hanno incassato ad oggi solo 274mila euro, creando un ammanco che ha limitato fortemente la capacità di spesa e investimento. Il percorso a ostacoli del bilancio 2025 è proseguito con una serie di spese crescenti e obblighi inderogabili.

Le conseguenze tangibili sulle minori entrate

Questa combinazione di minori entrate e maggiori costi ha avuto conseguenze tangibili. A spiegarlo è lo stesso Riondato:

«Purtroppo, queste voci di spesa, oltre ad essere difficilmente prevedibili, hanno assunto una rilevanza tale da pregiudicare alcuni ambiti che ci stanno particolarmente a cuore». Il capogruppo entra nel dettaglio, fornendo un esempio concreto di questa difficile situazione. «Per esempio, il contributo al diritto allo studio ed i contributi alle associazioni del territorio non sono ancora stati erogati; naturalmente stiamo lavorando con gli uffici per provare a fare il possibile, seppur in consapevole ritardo, sia per l’anno in corso, che per il 2026».

“La scelta di sospendere tali erogazione è obbligata dalle circostanza e dalla normativa”

La scelta di sospendere queste erogazioni, chiarisce, non è discrezionale ma obbligata dalle circostanze e dalla normativa. «Bloccare queste spese non è solo necessario in queste situazioni, ma è obbligatorio per norma, infatti, sono proprio le spese “non obbligatorie” che vengono colpite in caso di risorse insufficienti».

Diminuiscono i trasferimenti statali e aumentano le spese soprattutto per il sociale

L’analisi di Riondato si allarga poi al contesto più ampio, identificando una tendenza che non riguarda solo Magnago.

«Il trend ormai consolidato è questo, minori trasferimenti statali, ed incremento di spesa soprattutto nell’ambito del sociale, il che porta i comuni, compreso il nostro, ogni anno a una quadratura di bilancio più difficile».

“Nessun problema strutturale ma transitorio”

Nonostante il quadro a tinte fosche, il messaggio finale vuole essere di chiarezza e di fiducia nel futuro.

«Vogliamo però essere chiari: non vi sono problemi strutturali ed i problemi sono transitori. Per l’anno 2026 provvederemo alla costruzione di un bilancio solido e che sia in grado di sostenere le scelte del nostro progetto politico».