IL PROGETTO

Inveruno e il suo sogno nel cassetto: il nuovo asilo a Furato

Il Comune di Inveruno ha un sogno, quello di aprire un nuovo asilo nella frazione di Furato. Per questo motivo ha attivato una serie di interlocuzioni con gli uffici che si occupano di istruzione

Inveruno e il suo sogno nel cassetto: il nuovo asilo a Furato

Il Comune di Inveruno ha un sogno, quello di aprire un nuovo asilo nella frazione di Furato. Per questo motivo ha attivato una serie di interlocuzioni con gli uffici che si occupano di istruzione.

La scuola dell’infanzia paritaria di Furato chiusa nel 2023

Al lavoro per arrivare all’apertura del nuovo asilo a Furato

L’Amministrazione comunale sta lavorando per arrivare all’apertura di una scuola dell’infanzia statale a Furato. Sono stati avviati i colloqui con l’Ufficio scolastico regionale di concerto con la dirigenza scolastica.

«La strada è lunga e non semplice perché dipendiamo da decisioni ministeriali visto che gli educatori saranno statali – ha spiegato il sindaco Nicoletta Saveri – Abbiamo presentato un primo studio in cui si sottolinea la mancanza di scuole dell’infanzia statali in paese ma anche in tutto l’Istituto Comprensivo di cui facciamo parte, e abbiamo specificato come l’edificio scolastico della frazione sia stata riqualificato in questi ultimi anni. Di fronte ad una denatalità che è ormai cronica nel nostro paese, situazione che quest’anno ha causato la non attivazione della classe prima elementare alla don Milani, c’è però una maggiore richiesta di accesso ai servizi fin dalla prima infanzia, lo 0-3 e il 3-6 anni. Quindi dal punto di vista dell’interesse delle famiglie rispetto a questi servizi c’è una maggiore attenzione, anche per via del contesto familiare diverso rispetto al passato».

Le ipotesi per l’avvio del nuovo plesso

Da questa esigenza delle famiglie deriva la decisione dell’Amministrazione comunale di offrire la possibilità di scegliere tra un’offerta paritaria e un’offerta statale per il 3-6 anni. Chiaramente la statale dipende dal Ministero per il personale e in questi anni si sta assistendo ad una razionalizzazione del personale.

«Lo vediamo non solo nell’infanzia che è il primo grado di scuola ad essere interessato dalla denatalità, ma anche nel riconoscimento degli organici nelle scuole di grado superiore – ha aggiunto Saveri – Pertanto anche l’attivazione delle classi prime nei prossimi anni dipenderà da un continuo colloquio con l’ufficio scolastico territoriale con cui abbiamo aperto un dialogo. Il plesso di Furato è per noi un presidio istituzionale importante e lavoreremo intensamente per arrivare ad un’offerta, di concerto con la dirigenza scolastica. Il nostro Istituto comprensivo copre quattro Comuni, circa 20.000 abitanti, e non c’è una scuola dell’infanzia statale. Questo il quadro in cui stiamo lavorando per ottenere il risultato».