"Iniziativa personale dell'addetto alla comunicazione"
Le scuse del sindaco Calati e della responsabile dell'Ufficio comunicazione: "E' stata una svista".
Un'"iniziativa personale". Così il sindaco Calati sul "caso Gelli": a postare la foto con il manifesto di propaganda per Fontana è stato l'addetto alla comunicazione.
Iniziativa personale dell'addetto alla comunicazione
In merito alla polemica politica scaturita dalla pubblicazione sulla pagina facebook istituzionale del Comune di Magenta di una foto in cui il vicesindaco tiene in mano un volantino di propaganda, questa la precisazione del sindaco Chiara Calati: "Voglio precisare che ho visto il post soltanto ora. La pubblicazione è stata fatta su iniziativa personale dell'addetto alla comunicazione che stava seguendo l'evento. Ho richiamato e ordinato immediatamente la rimozione della foto. Un conto è la personale appartenenza politica, ben altro il governo della città. La mia Amministrazione non si permetterebbe mai di utilizzare i canali istituzionali per propaganda politica. Aggiungo inoltre che nessuno di noi amministratori ha l'accesso alla pagina facebook della città. Mi scuso con tutti i cittadini per l'episodio".
Le scuse della responsabile dell'Ufficio comunicazione
"Come responsabile dell'Ufficio comunicazione del Comune - spiega Rossana Arioli - desidero scusarmi in primo luogo con il sindaco Chiara Calati e l'Amministrazione per aver inavvertitamente pubblicato sulla pagina facebook istituzionale una foto da me scattata insieme a molte altre in cui compare il vicesindaco con un volantino di propaganda elettorale. Non ho visto durante il caricamento con il mio cellulare che in una delle foto che avevo scattato nel pomeriggio e che stavo per pubblicare si vedeva il volantino. Se mi fossi accorta, non l'avrei mai fatto: conosco bene il mio lavoro e mai avrei pubblicato quella foto. Stavo facendo il mio lavoro e pubblicavo numerosi post di una giornata di festa e di momenti istituzionali. Ha ragione il sindaco: lei non era al corrente. Ho una certa autonomia nella mia azione di lavoro e non tutte le foto che pubblico devono essere visionate prima da altri se non in casi particolari. Mi spiace che una mia svista abbia scatenato una polemica politica contro il sindaco".