la discussione

Il sindaco aveva detto al consigliere "Cambia pusher": si va per vie legali

Che questo episodio decreti la fine dell’amicizia trentennale tra Boniardi e Vassallo?

Il sindaco aveva detto al consigliere "Cambia pusher": si va per vie legali
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L’affermazione pubblica del sindaco Francesco Vassallo nel penultimo Consiglio comunale di Bollate, "Cambia pusher", finirà in tribunale.

"Cambia pusher"

Non è proprio andata giù la frase, purtroppo infelice, scappata al primo cittadino a microfono acceso durante una comunicazione dell’onorevole e consigliere Lega Fabio Boniardi. Un’affermazione che il consigliere comunale definisce "infausta" e "incresciosa". Un’offesa che ha colpito nel profondo Boniardi e che ora ha la volontà di andare fino in fondo. Anche per vie legali.

Le parole di Boniardi

Così, durante l’ultima seduta consiliare torna sull’argomento:

"Volevo tornare all’atto increscioso accaduto nell’ultimo Consiglio comunale. In merito all’infausta affermazione fatta dal sindaco. Il consigliere Guidi ha tentato con un assist di metterci una pezza, senza successo. Riascoltando con lo staff legale ci accorgiamo che lui parla di “galateo istituzionale”. Il sindaco ha appena accusato un consigliere di fare uso di sostanze stupefacenti non rendendosi conto neanche del reato che sta compiendo e ci troviamo difronte ad offesa a pubblico ufficiale nello svolgimento delle proprie funzioni. L’atto è appena stato depositato e ne risponderà in sede penale e civile".

"Io sono astemio"

E ancora:

"La cosa che da più fastidio è sentirsi dire queste cose. Alcune affermazioni non si fanno neanche per scherzo. Sono astemio, mai fumato una sigaretta in vita mia e sono stato per 5 anni membro e vicepresidente della Commissione della condotta e disciplina dei parlamentari della Repubblica Italiana. Sentirmi dire determinate cose no, assolutamente".

I "trascorsi giudiziari"

Inoltre, Vassallo aveva acceso i riflettori sui presunti "trascorsi giudiziari" del suo collega:

"Nel proseguo, poi, vengono dette affermazioni allucinanti su miei guai giudiziari. Mai avuti guai giudiziari. Anzi, in questo consesso ho preso la parola in difesa di un assessore della Giunta, ho fatto io il lavoro della maggioranza, perché giudicavo allucinante che ci fossero state delle dimissioni solo dopo alcune affermazioni uscite dalla stampa. Io sono garantista sempre non in base solo al colore della maglietta. Io non sono mai stato condannato né dalla giustizia ne dalla Corte dei Conti e non tutti possono dirlo".

Una discussione insuperabile?

Che questo episodio decreti la fine dell’amicizia trentennale tra Boniardi e Vassallo?

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