Il Pd invita il sindaco a non fare propaganda sulla sicurezza
La minoranza attacca il sindaco sulla gestione della Polizia Locale.

"Sindaco, basta propaganda sulla sicurezza". L'appello arriva dal Pd Corbetta, dopo la notizia del fermo di un clandestino a passeggio con un passaporto falso da parte della Polizia Locale.
Il Pd invita il sindaco a non fare propaganda sulla sicurezza
"La cronaca fa sapere di furti, aggressioni e truffe a Corbetta, e per tutta risposta il nostro sindaco cosa fa? Si esalta perché la Polizia Locale pone in stato di fermo un presunto clandestino privo di passaporto e coglie la palla al balzo per denigrare le precedenti Amministrazioni, come al solito", è la dura replica dei dem.
"Si fanno solo multe"
Il Pd fa la cronostoria: "Sindaco, è da nove anni che Corbetta è amministrata dal centrodestra e da lei (prima come assessore e poi come sindaco). E secondo la sua proverbiale retorica dovevamo diventare la città più sicura della zona. Invece i cittadini scoprono ogni giorno che non è così. A noi pare che, sul tema sicurezza , l’unica cosa che questa Amministrazione è stata in grado di fare è l’incredibile concentrazione della Polizia Locale (quella rimasta!) per elargire una montagna di multe. Per il resto il nulla: cattiva o assente illuminazione, niente controllo di vicinato, poche pattuglie dei vigili e impegnate sempre a fare multe o fermare tir sulla ex statale 11".
L'invito del Pd: "Pensi a fare bene il sindaco"
Un invito da parte della minoranza al primo cittadino: "Caro Ballarini amministri bene e con saggezza la città, e lasci perdere le critiche a chi lo ha preceduto. Pensi a fare bene il sindaco di tutti i cittadini e non solo dei suoi sostenitori. Fra un anno, con le elezioni avrà il giudizio di tutta la cittadinanza e non solo dei suoi tirapiedi. E sopratutto impari il concetto di umiltà , parola che a lei è completamente ignota! Sindaco, è nove anni che occupa la poltrona, quando inizierà a lavorare seriamente e per tutta Corbetta?", è il duro affondo del Pd locale guidato da Lorenzo Barbaglia.