Il Consiglio comunale si spacca su... Berlusconi
Sono volati gli stracci in assise a Corbetta per la proposta di intitolare al Cavaliere uno spazio pubblico della città
Un Consiglio comunale di Corbetta con dodici punti all’ordine del giorno che si è scaldato sull’ultimo, quando l’assise cittadina ha avuto da discutere la proposta di Maurizio Cattaneo di Idee per Fare di intitolare a Silvio Berlusconi uno spazio pubblico.
Il Consiglio comunale si spacca su... Berlusconi
Se lo stesso Cattaneo nei giorni precedenti al consiglio di mercoledì auspicava l’appoggio della maggioranza ma anche quella che ha definito «una prova di maturità del Partito Democratico», ha ottenuto il risultato a metà, come era verosimile attendersi. La proposta è passata, e Riccardo Grittini, consigliere della Lega ha proposto di intitolare in particolare il bosco in città all’ex Presidente del Consiglio, ma dal centrosinistra il no è stato irremovibile, anzi.
La discussione, portata avanti dal consigliere Davide Russo ha visto il riproporsi a Corbetta dello scontro politico, ideologico, etico e personale che ha visto l’Italia spaccarsi per trent’anni sulla figura di Berlusconi. Con tanto di consiglieri dell’opposizione che hanno lasciato l’aula durante il minuto di silenzio in memoria del Cavaliere nel giorno dell’anniversario della Strage di Via d’Amelio. Ma poi anche tensione crescente che ha spinto il presidente del Consiglio comunale Katia Delfino a minacciare l’intervento dei vigili per portar fuori dall’aula chi «continuasse a mantenere un comportamento non consono».
La critica del Pd
Il no del Partito Democratico è stato motivato dal fatto che
"a chi oggi si è prestato a questo triste esercizio di poter rimane almeno il dovere di spiegare ai cittadini (soprattutto ai giovani membri del Consiglio comunale dei ragazzi) perché nel comune in cui abitano il sindaco e la sua maggioranza hanno scelto di intitolare uno spazio pubblico a un condannato per frode fiscale da 7,3 milioni di euro. Con quale faccia poi potranno venirci a parlare di violenza contro le donne dopo aver intitolato uno spazio a un uomo che considerava tutte le donne come oggetti sessuali. Con quale faccia potranno venirci a parlare di diritti LGBT e famiglie arcobaleno o sfilare sorridenti al Pride dopo aver intitolato uno spazio a un uomo che affermava: “Meglio guardare le belle ragazze che essere gay”. Con quale faccia potranno venirci a parlare di antimafia dopo aver intitolato uno spazio a un uomo di cui sono dimostrati i rapporti decennali con la mafia".
Per Cattaneo questo dimostra «l’atteggiamento giacobino», l’incapacità di «riconoscere che la legge anti violenza fu fatta dai governi Berlusconi», che i suoi esecutivi «sono stati quelli con più donne ministri o sottosegretari», ma più in generale «che stiamo parlando di una personalità che ha forgiato la vita della Repubblica in vari settori e che è colui che per più giorni nella storia ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio». Per Cattaneo, ma anche per la maggioranza, il Pd dimostra, non mettendo una pietra sopra a questi trent’anni, di non saper costruire una propria identità se non in contrapposizione all’altro, visto che, «seguendo il loro ragionamento non dovremmo avere a Corbetta vie intitolate al generale Cadorna o a Togliatti».
La chiosa del sindaco Ballarini
«Silvio avrebbe detto che siete i soliti comunisti», è la chiosa del sindaco Marco Ballarini, che ha rimarcato come il centrosinistra si sia acceso solo su questo punto, dopo undici temi all’ordine del giorno di interesse della città e come alcuni dei suoi consiglieri siano usciti dall’aula senza annunciarlo.
"Qualcuno forse non ha capito il senso della mozione, il senso di intitolare uno spazio a una persona che non deve essere riabilitato dal Consiglio comunale di Corbetta che non ne ha né la competenza né il potere. Non è sindaco di Corbetta o Idee per fare che ha voluto fare i funerali di Stato per qualcuno per cui tantissimi comuni hanno messo la bandiera a mezz'asta, a qualcuno per cui i consigli comunali di Milano e di Torino, governati dal Pd, ma forse un Pd diverso, hanno attribuito un minuto di silenzio. Quindi mi pare che non sia così univoco il fatto che questa persona non meriti nulla, ma andando oltre c'è proprio una differenza tra noi e qualcun altro. Ci sono persone che non vanno a strumentalizzare queste cose, non vanno a strumentalizzare i morti. L'unica cosa che io vedo scandalosa oggi, di cui ci si deve vergognare, è il fatto che al minuto di silenzio per Berlusconi, senza dire nulla, tre consiglieri comunali siano sgattaiolati fuori senza dichiararne il motivo». Per Ballarini questo significa «voler vedere solamente la parte e più mediatica di questa persona".