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La risposta degli uffici
Giunte da remoto, il Comune replica ai dubbi di Progetto Magenta. Del Gobbo: "Nessuna irregolarità"
Secondo il primo cittadino inoltre, la polemica innescata dalla civica sarebbe volta solo a "spostare l’attenzione dall’approvazione del bilancio consuntivo"

"Non esiste alcuna irregolarità". Questa in sintesi la risposta, giunta lunedì, di sindaco e Comune di Magenta alle perplessità sollevate nei giorni scorsi da Progetto Magenta sulle riunioni della Giunta comunale. Secondo la civica, rappresentata in Consiglio da Silvia Minardi e Valentina Campana, la modalità telematica mista con cui si sono svolte negli ultimi anni alcune delle sedute di Giunta non sarebbe stata correttamente regolamentata. Da qui il rischio, indirettamente paventato dalle consigliere, di dirette conseguenze sulle stesse delibere approvate in tali sedute.
Giunte da remoto, il Comune replica a Progetto Magenta
A replicare ai dubbi di Progetto Magenta è stato il segretario generale del Comune - nonché destinatario della lettera in cui la civica chiedeva chiarimenti in merito - Diana Naverio, che nel presentare la sua risposta non ha mancato di sottolineare la modalità con cui Minardi e Campana hanno scelto di gestire la questione; vale a dire diffondendo la sopracitata lettera sui social
"senza mai avere interpellato prima la scrivente (e questo riporta alla memoria le Sillane liste di proscrizione) e comunque prima di riceverne formale risposta".
Tornando quinti sul funzionamento della Giunta Comunale di Magenta, il segretario generale evidenzia come, con Deliberazione di Giunta n. 51 del 29 marzo 2022:
"Siano state adottate apposite disposizioni contenute in “Linee guida” per l’utilizzo della modalità di svolgimento da remoto o misto delle sedute della Giunta Comunale anche successivamente al periodo emergenziale originato dalla diffusione della pandemia da COVID-19, “al fine di facilitare e garantire la partecipazione dei componenti della Giunta, in caso di difficoltà degli stessi ad assicurare la propria presenza fisica alle sedute di volta in volta convocate”( valutazione di carattere discrezionale rimessa al Presidente dell’organo collegiale)".
Naverio cita poi il Testo Unico degli Enti Locali in cui, al contrario di quanto viene stabilito per il Consiglio comunale:
"Non è dato rinvenire alcuna disciplina tipica e tipizzante in ordine al funzionamento della Giunta Comunale" la cui normazione "è in parte eteronoma, imposta cioè ab externo da norme legislative, ed in parte autonoma in quanto dettata dal collegio stesso nell’esercizio di una potestà regolamentare di tipo
organizzativo che trova le sue proprie fondamenta nel generale potere di autoregolazione – cosiddetta autodichìa – che ciascun organo collegiale possiede".
Il criterio di tale differenziazione tra la normazione delle modalità di svolgimento del Consiglio e quelle della Giunta è ugualmente spiegata dal segretario generale:
"In primo luogo, la Giunta è un organo di governo non fondato sul rapporto tra maggioranza e minoranza e, pertanto, non necessita di garantire adeguate tutele verso le minoranze; inoltre, la natura riservata e non pubblica delle sedute della Giunta, le rende di per sé sedute non obbligatoriamente aperte al pubblico, come invece avviene per le sedute del Consiglio".
Il commento del sindaco Del Gobbo
Sul tema è intervenuto anche il sindaco Luca Del Gobbo, che ha integrato la spiegazione del segretario generale con alcune sue considerazioni
"I consiglieri comunali conoscono bene quali siano gli strumenti ufficiali per esercitare il proprio mandato: interrogazioni, interpellanze, mozioni. Una lettera indirizzata direttamente al Segretario Comunale, pur ritenuta nella sostanza degna di considerazione, non è uno strumento formalmente previsto né appropriato per l’attività consiliare. È una modalità atipica, che rischia di minare la correttezza del confronto istituzionale".
Perplessità da parte del primo cittadino anche nella scelta di pubblicare la lettera da parte di Progetto Magenta sui social prima ancora di ricevere risposta dal segretario generale:
"Si è preferito sollevare clamore sui social network, alimentando un dibattito pubblico su basi ancora non definite, piuttosto che attendere le risposte ufficiali. Questo comportamento denota una volontà più orientata alla polemica che al chiarimento".
Sul tema la posizione dell'Amministrazione resta però chiara:
"Non esiste alcuna irregolarità. Chi solleva dubbi sulla regolarità delle sedute da remoto della Giunta evidentemente non ha compreso – o ha volutamente travisato – il Testo Unico sugli Enti Locali, che distingue chiaramente le funzioni e l’organizzazione del Consiglio Comunale, organo collegiale che prevede la presenza delle minoranze e un regolamento obbligatorio, da quelle della Giunta, che è un organo esecutivo, più flessibile e autonomo e che, per legge, non necessita di un regolamento formale. Infatti Giunta e Consiglio sono organi differenti tra loro con prerogative e modalità di lavoro proprie e distinte. Già nel 2004 la Giunta si dotò volontariamente di un regolamento interno. Successivamente, nel 2022, la Giunta Calati approvò delle linee guida specifiche per il funzionamento telematico, in risposta alla necessità di flessibilità e tempestività post-Covid. Nel 2024, è stata recepita la possibilità, prevista a livello nazionale, di svolgere le sedute anche in modalità telematica per esigenze di urgenza o operatività. È tutto tracciato, approvato e protocollato”.
Del Gobbo conclude infine evidenziando quello che secondo lui è stato il vero obiettivo della polemica:
"Spostare l’attenzione dall’approvazione del bilancio consuntivo, che ha certificato il raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti e persino risultati aggiuntivi, rispetto alle promesse iniziali. Non essendoci stato un solo appunto critico da parte dell’opposizione su quel documento fondamentale, si è preferito cambiare argomento e creare un caso artificioso".