Taglio del nastro

Forza Italia apre la nuova sede… e la campagna elettorale

All'inaugurazione della nuova casa legnanese del partito fondato da Silvio Berlusconi c'era tutto il centrodestra cittadino.

Forza Italia apre la nuova sede… e la campagna elettorale

Al taglio del nastro della sede di Forza Italia Legnano, sabato 13 settembre, c’era tutto il centrodestra cittadino, non solo gli esponenti del partito fondato da Silvio Berlusconi.

Forza Italia ha inaugurato la propria sede a Legnano

In corso Garibaldi 94, a fare gli onori di casa sono stati il neosegretario forzista Francesco D’Alessandro e il consigliere comunale Letterio Munafò, unico rappresentante di Forza Italia nel parlamentino cittadino. Seduti con loro al tavolo dei relatori il responsabile organizzativo regionale Marco Reguzzoni, il segretario provinciale e sindaco di Assago Graziano Musella, la deputata Cristina Rossello, l’ex sindaco di Gallarate Nicola Mucci. All’importante appuntamento ha presenziato anche Alberto Di Pietro, vicecoordinatore di Forza Italia per la Lombardia. Tra il pubblico sedevano i consiglieri comunali Francesco Toia (Lista Toia) e Daniela Laffusa (Lega), la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Maira Cacucci, il segretario del circolo cittadino di Fratelli d’Italia Francesco Terreni, l’ex consigliere leghista Federico Colombo. E poi gli ex sindaci di Legnano Maurizio Cozzi (Forza Italia) e Gianbattista Fratus (Lega) e l’ex assessore forzista Chiara Lazzarini, di ritorno in pubblico dopo la bufera giudiziaria che li travolse nel maggio 2019 (quando Fratus era il primo cittadino, Cozzi il suo vice e Lazzarini faceva parte della Giunta con la delega ai Lavori pubblici) e che si è conclusa con l’assoluzione in appello.

“Libertà e uguaglianza sono i nostri valori”

La giornata si è aperta con l’intervento di D’Alessandro, che ha affermato:

“Non è una ripartenza, ma un percorso già disegnato da Berlusconi con i valori di uguaglianza e libertà, sia a livello cittadino che regionale. Le critiche che ci hanno definito una sorta di Forza Italia ci hanno spinto a riprendere quel concetto che avevamo smarrito. Pur non essendo nato in questo territorio, Legnano è una città identitaria che mi fa sentire a casa. Il partito deve essere il momento della massima espressione della democrazia”.

“Cercheremo di vincere perché la città merita di più”

Munafò, figura storica per Forza Italia Legnano, ha continuato:

“Sono molto emozionato perché ho visto il nostro partito andare allo sfascio, e oggi finalmente siamo uniti in una sede. In cinque anni siamo riusciti a vederci solo nelle sedi di Fratelli d’Italia e Lega. Ci sono tanti iscritti e abbiamo un direttivo. Dobbiamo andare avanti; mi sono stancato di parlare del passato. A 70 anni mi sono messo il partito sulle spalle. Cercheremo di vincere le elezioni, perché la città merita di più rispetto a quanto è stato fatto finora. È stato fatto poco e male, spendendo energie per cose banali come il Museo dei Bambini, a discapito dell’essenziale. La prima cosa che faremo è una delibera per cancellare le piste ciclabili dove non è possibile mantenerle, perché attualmente abbiamo un disordine totale, come per via 29 Maggio, per citarne una. Dobbiamo costruire un programma per governare la città per i prossimi 20 anni”.

“Un comune che era nostro e lo è anche nell’humus elettorale”

Nel suo intervento, Musella ha ricordato:

“Legnano è al centro del dibattito politico in Forza Italia. È fondamentale riconquistare un comune che era nostro e lo è anche nell’humus elettorale, interrotto brutalmente nelle ultime elezioni. Legnano fa parte della città metropolitana, di cui il sindaco di Milano è anche governatore, ma purtroppo si è dimenticato, facendo fatica a gestire il capoluogo lombardo. Sala non ha fatto altro che assorbire gli interventi degli ex sindaci, come la Moratti sul tema Expo. Occorre un cambiamento, ma c’è un gruppo di privilegiati al centro di Legnano difficile da scalfire; tuttavia, noi contiamo sulle periferie per spingerle a votare”.

Rossello ha evidenziato l’importanza di avere una schiera di sindaci per le prossime competizioni elettorali, con una formazione politica basata su economia, lavoro, artigianato, professionisti e imprenditori, con attenzione ai giovani e alla solidarietà: “Questa formazione può fare la differenza nella governance delle città milanesi”. Di Pietro, in tema di libertà, ha ricordato le tragiche guerre vicine all’Europa.

La commozione di Cozzi e l’intervento di Fratus

Poi ha preso la parola Cozzi, per un breve intervento che si è concluso con il ricordo commosso della moglie, scomparsa l’1 maggio 2024, e tutti i presenti si sono alzati in piedi per tributargli lungo applauso. Fratus ha ricordato l’impegno profuso nel cambiamento della città, lamentando l’arrivo “casuale” della sinistra che pur avendo avuto la fortuna di disporre di molte risorse, “le ha spese male”. Ha inoltre sottolineato come le loro vite politiche, e non solo, siano state distrutte.

La bocciatura totale della Giunta Radice

Infine, la consigliera leghista Laffusa ha auspicato l’unità del centrodestra dopo le numerose divisioni e, parlando dell’attuale Amministrazione di centrosinistra, ha detto: “Dove mettono mano, distruggono. Non ne fanno una buona”. In chiusura, il consigliere Toia ha affermato: “Non ci siamo trovati su molte questioni, ma occorre guardare al futuro. Cerchiamo di allontanare questa Giunta ‘di scappati di casa’: ‘Non hanno fatto nulla in 5 anni'”.

Il taglio del nastro della sede forzista e un aperitivo hanno concluso la mattinata, che ha dato il la alla campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative del 2026.