Foibe: "fumetto di estrema destra nelle scuole", l'Anpi contro la Giunta
La sezione Anpi di Vanzaghello insorge contro la decisione del Comune di distribuire a scuola il fumetto "Foiba rossa", edito da Altaforte.
Foibe, il Comune di Vanzaghello ha deciso di distribuire alle terze medie il fumetto "Foiba rossa". L'Anpi di Vanzaghello non ci sta e insorge contro questa decisione.
Foibe, la decisione del Comune
In vista del Giorno del Ricordo, il 10 febbraio, l'Amministrazione di Vanzaghello ha promosso due eventi. Una conferenza online intitolata "I rimasti. I giuliani per scelta o costrizione", è prevista per martedì 9 febbraio 2021 alle 21. La seconda, lunedì 15 febbraio 2021, è una lezione con due classi terze delle scuole medie del paese su Norma Cossetto, che sarà tenuta dall'esule istriana Anna Maria Crasti, ma preceduta dalla distribuzione del fumetto "Foiba rossa. Norma Cossetto, storia di un'italiana". "Il libretto è edito da Altaforte, casa editrice di estrema destra che produce libri sul sovranismo, Mussolini e il fascismo" sottolineano dall'Anpi.
"Una ricostruzione fuorviante"
La sezione Anpi di Vanzaghello non ci sta e condanna il gesto.
"Visto l'avvicinarsi del 10 febbraio e visto il protocollo d'intesa tra il Miur — Ministero Università Ricerca e l'Anpi come ente morale collaborante nella didattica sui temi della storia del secolo scorso, visto l'intervento pubblico del Comune di Vanzaghello, vista la distribuzione del fumetto 'foiba rossa' ai ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, riteniamo sbagliato ricondurre il complesso tema del confine orientale ad un singolo e orribile episodio di sangue pur se altamente simbolico come quello tragico della giovane donna Nonna Cossetto. Il libretto 'foiba rossa' è edito da Altaforte — Casa Editrice di estrema destra — Casa Pound — che produce libri sul sovranismo, Mussolini e il fascismo. Ricondurre tutto alla sola responsabilità slava è fuorviante e induce a dimenticare le gravissime responsabilità dei regimi nazista e fascista che scatenarono quella guerra".
"Spiace ci siano forze più inclini a eccitare gli animi"
Poi dalla sezione Anpi di Vanzaghello hanno continuato.
"Lo scontro fra opposti nazionalismi condusse ad un confronto atroce che causò decine di milioni di morti. L'invasione italiana della Jugoslavia causò immani sofferenze, centinaia di migliaia di morti e odii fra i popoli confinanti che avevano convissuto per secoli. Questi odii possono essere piano piano sopiti col superamento dei nazionalismi attraverso la costruzione dell'Europa. Spiace che vi siano forze più inclini ad eccitare gli animi piuttosto che a mettere a confronto le memorie e riconoscere sofferenze e ragioni reciproche. Non è un caso che a luglio 2020 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente Sloveno Phaor si siano incontrati, e l'Italia, riconoscendone le responsabilità abbia restituito dopo 100 anni il Narodni Dom — Casa della Cultura - bruciata dai fascisti nel 1920. Anpi invita tutti a riflettere. Ai politici il compito di non intorbire le acque con polemiche pretestuose. A tutti coloro che amano la storia non inquinata il compito di studiare e capire".