Feste e permessi: la Procura indaga a Solbiate Olona

Coinvolti sindaco, vice sindaco, gruppo Alpini, Pro loco, Gs Solbiatese e due professionisti

Feste e permessi: la Procura indaga a Solbiate Olona
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Feste e permessi: la Procura indaga a Solbiate Olona

Indagine, feste

Sotto la lente le manifestazioni dell'estate scorsa

Indagine in corso per accertare le procedure e le modalità con le quali vennero autorizzate le feste delle associazioni la scorsa estate. E’ quanto è emerso in questi giorni, a distanza di circa 10 mesi dai fatti: pare infatti che la Procura abbia inviato a sette persone la comunicazione dell’indagine in corso a seguito di un esposto che risale al giugno scorso, quando i Carabinieri perquisirono gli uffici comunali. Tra questi il sindaco Luigi Melis, il suo vice Pierangelo Macchi, un tecnico del Comune, un professionista esterno e tre responsabili delle associazioni che hanno organizzato eventi nel 2018: gruppo Alpini, Pro loco e Gs Solbiatese.

Obiettivo fare chiarezza sulle pratiche amministrative

Obiettivo del Pm fare chiarezza sulle pratiche amministrative messe in atto per autorizzare le pubbliche manifestazioni nell’area feste comunale. I reati contestati sarebbero diffamazione, rifiuto di atti d'ufficio e induzione indebita. Sembra che l’esposto, verosimilmente presentato da una o più associazioni o da chi ne curò le pratiche, riguardi la scelta del Comune di mettere a disposizione un professionista esterno, chiamato a dare indicazioni in una riunione rivolta agli organizzatori delle feste, con la finalità di spiegare i passaggi necessari a ottenere i permessi dopo l’introduzione del decreto sicurezza e della circolare sulle pubbliche manifestazioni, nuove normative che avevano messo in difficoltà le stesse associazioni. I primi a sperimentare le nuove regole furono gli Alpini che, presentate le pratiche, si videro autorizzare l’area feste con il limite di 200 persone.

Melis minimizza: "Ennesimo esposto che finirà in nulla"

«Non ho ricevuto alcuna comunicazione e mi rifaccio a quanto appreso dai media – sottolinea il sindaco Melis – e posso solo ipotizzare ci si riferisca alle feste estive. Si tratterebbe dell’ennesimo esposto nei miei confronti di questi 10 anni, tutti gli altri sono finiti in nulla. D’altra parte i miei detrattori invece che confrontarsi sul terreno politico hanno sempre preferito restare nascosti e inviare esposti, spesso paradossali. Nel caso specifico penso che qualcuno non abbia superato la fase del diniego. Ma la Legge non è derogabile, la Legge si applica. Io faccio il sindaco e non mi volto dall’altra parte, ho sempre agito nel rispetto della Legge e per farla rispettare, e l’ambito delle feste estive non fa eccezione. In me le associazioni hanno sempre trovato un rigoroso esecutore della Legge. Probabilmente qualcuno si è indignato di questo».

 

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