la cerimonia

Festa per le celebrazioni del 2 giugno a Vittuone

Nel suo discorso Laura Bonfadini ha anche ricordato come la nostra Costituzione sancisca il ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie.

Festa per le celebrazioni del 2 giugno a Vittuone
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Celebrazioni in piazza Italia a Vittuone, ieri 2 giugno, per l'anniversario della nascita della repubblica italiana.

Fesa per le celebrazioni del 2 giugno a Vittuone

“Se volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”.

È iniziato con questa citazione di una famosa frase di Piero Calamandrei, che fu tra gli artefici della Costituzione Repubblicana, il discorso del Sindaco Laura Bonfadini, ieri mattina in piazza Italia, a conclusione della celebrazione della Festa della Repubblica.

Perché, ha sottolineato il Sindaco,

"Oggi come ogni anno, siamo qui a celebrare la nostra Costituzione e a ricordare chi ha perso la vita per ridare indipendenza, unità nazionale, libertà, dignità, a un Paese dilaniato dalle guerre del fascismo, diviso e occupato dal regime sanguinario del nazismo, per ricostruire, sulle macerie materiali e morali della dittatura, una nuova comunità”.

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Il ricordo dell'Assassinio di Matteotti

Un richiamo alla Resistenza e all’antifascismo, all’origine della nostra Repubblica e della nostra Costituzione, più che mai sentito quest’anno in cui, come ha detto ancora Laura Bonfadini, si ricorda “il centenario del barbaro assassinio, ad opera dei fascisti, il 10 giugno 1924, di Giacomo Matteotti”. Che, ha aggiunto, “non aveva paura di esporsi, unica voce contro le nefandezze di Mussolini e dei suoi scagnozzi. Intervenne 106 volte alla Camera, il 30 maggio il suo ultimo discorso. Denuncia le intimidazioni, i pestaggi e le illegalità con cui si sono svolte le elezioni appena concluse con la vittoria del partito fascista e ne chiede l’annullamento. Questa ultima invettiva gli costò la vita. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, viene rapito da una squadra fascista e ucciso. Con concretezza e coraggio difese fino all’ultimo il Parlamento, quale luogo democratico del confronto, che, per lungo tempo, così non fu”.

L'importanza della costituzione

Nel suo discorso Laura Bonfadini ha anche ricordato come la nostra Costituzione sancisca il ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie. “Dovremmo non dimenticarcene mai - ha affermato -, soprattutto pensando alle decine di conflitti in atto nel mondo e a quelli più vicini a noi in Ucraina e in Palestina”. Ed ha sottolineato come “Soltanto un’autentica collaborazione fra i popoli può consentire di affrontare con successo problemi di natura globale di giorno in giorno sempre più pressanti: dai cambiamenti climatici alla tutela della salute, dalla gestione dei flussi migratori alla protezione dei diritti umani”.

“Ricordiamoci sempre che la Costituzione siamo noi” ha concluso il Sindaco Laura Bonfadini.

La cerimonia per festeggiare il 78° anniversario della Repubblica è iniziata con il ritrovo alla stele degli “Alberi della Memoria” e il discorso del Presidente dell’ANPI Vittuone-Sedriano Vincenzo Capuozzo che, dopo aver ricordato a sua volta il martirio di Giacomo Matteotti ed essersi espresso contro i rischi di guerra e contro l’aumento globale della spesa per armamenti, si è soffermato sulle decine di migliaia di donne che parteciparono alla Resistenza, sulle migliaia di loro che caddero in combattimento, vennero giustiziate o deportate nei lager. Furono 21 le donne tra i 556 deputati eletti, il 2 giugno 1946, all’Assemblea Costituente. Certo non molte, ma va ricordato che la prima norma che estendeva il voto alle italiane fu emanata il 1° febbraio 1945, a guerra ancora in corso, mentre il primo decreto che riconobbe a tutti gli effetti alle italiane il diritto ad essere elette è del marzo 1946.

L'importanza della Repubblica italiana

Vincenzo Capuozzo ha poi sottolineato che, secondo la Costituzione, la Repubblica deve intervenire per superare le disparità economiche, anche e soprattutto in un periodo come l’attuale, in cui continua a non esserci sicurezza sul lavoro, il servizio sanitario nazionale versa in una condizione di grave difficoltà, pochi giovani si laureano mentre molti, anche laureati, preferiscono andare all’estero. Ha invitato a votare alle elezioni europee. Ha infine ricordato come l’ANPI Vittuone-Sedriano continui gli incontri con i ragazzi delle scuole, accompagnandoli nella visita al Museo della memoria storica “Leopoldo Fagnani” a Sedriano.

Dopo il discorso di Vincenzo Capuozzo si è formato il corteo che, accompagnato dal Corpo Musicale “Giuseppe Verdi”, ha attraversato le vie del paese fino a piazza Italia.

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