Ex discarica: "La Giunta comunale si deve dimettere"
Il Comitato No Discarica si scaglia contro il nuovo piano di conferimento nell'ex Baraggia e accusa l'Amministrazione comunale

Ex discarica di Cerro Maggiore, la rabbia del comitato: "La Giunta comunale di deve dimettere".
Ex discarica, il comitato: "Dimissioni per la Giunta"
"Se non siete più in grado di rappresentare l’interesse collettivo, abbiate almeno la dignità di dimettervi. Non siete stati eletti per obbedire a interessi privati, ma per difendere una comunità. E se non lo fate, la responsabilità sarà totalmente vostra". Così il Comitato No Discarica di Cerro Maggiore si fa sentire all'indomani del Consiglio comunale aperto sul nuovo piano di conferimento rifiuti nell'ex Polo Baraggia. Progetto che non piace al comitato ma in cui crede l'Amministrazione comunale che parla invece di "recupero ambientale".
La rabbia del comitato
"Quello andato in scena ieri sera a Cerro Maggiore non è stato un consiglio comunale aperto ma una farsa - protestano dal comitato - Un teatrino studiato a tavolino, dove la cittadinanza è stata presa in giro nel modo più sfacciato.
Poco prima dell’inizio del Consiglio, l’Amministrazione ha tenuto - anticipandola di un giorno rispetto ai tempi concordati - la riunione conclusiva della conferenza dei servizi sul progetto del Polo Baraggia. Un atto gravissimo, che ha svuotato di significato ogni confronto pubblico. Le proposte, le
osservazioni, il coinvolgimento dei cittadini: tutto è stato ridotto a una formalità, perché l’accordo con il privato era già chiuso. Durante il dibattito ai cittadini è stato chiesto di stringere i tempi e di non esprimere il proprio
dissenso. E intanto, non una delle proposte protocollate nei 7 giorni concessi
dall’amministrazione è stata letta, ma ancora peggio, non un solo progetto alternativo è stato portato dalla Giunta a riprova della trattativa fatta in 7 anni con l’operatore, segno che l’Amministrazione ha solo accettato passivamente quanto proposto dal privato. Nient'altro. In chiusura, l’approvazione di una mozione che non prende posizione, ma si limita a 'inoltrare' le proposte dei cittadini all’operatore privato".
E ancora: "Ma chi governa a Cerro Maggiore? Il sindaco e la giunta eletti dai cittadini, o l’operatore che detta tempi, contenuti e scelte? Se il proprietario avrà la benevolenza di accettare una delle 13 proposte protocollate dalla
cittadinanza in sostituzione al lavoro che avrebbe dovuto fare l’Amministrazione, l’iter dovrà essere riaperto con una nuova Conferenza dei servizi. Ma chi può credere che un privato, che ha già in mano un iter favorevole, voglia ricominciare da capo, perdendo tempo e soldi? In un’Amministrazione seria, il privato propone, il Comune valuta e tutela l’interesse pubblico. A Cerro Maggiore, invece, il Comune fa da passacarte, e i cittadini sono costretti a difendersi da soli. Lo ha confermato la stessa sindaca, che ha ribadito la volontà - espressa fin dalla campagna elettorale - di 'chiudere quel buco', lasciando intendere che ogni alternativa, per quanto sostenibile o utile alla comunità, non sarà mai davvero presa in considerazione. Ridicolo anche solo pensare che l’operatore possa mettere la sicurezza e la salute dei
cittadini davanti ai soldi che guadagnerà con questo progetto".
Da qui la richiesta: "Volete davvero inoltrare le proposte dei cittadini? Allora trasmettete anche il vostro mandato con loro. Perché la vostra posizione è chiara: non siete indecisi, siete schierati col privato. E chi si schiera contro i cittadini non dovrebbe governare. Il vostro progetto per questo territorio è chiaro: trasformarlo in un bancomat. Un’occasione di profitto, non un bene da tutelare. A Rescaldina, grazie al coraggio e all’opposizione dell’Amministrazione, sono state proposte terre e rocce pulite, da noi, tra le altre cose, è stata chiesta l’autorizzazione a costruire un impianto di trattamento e smaltimento rifiuti. Se non siete più in grado di rappresentare l’interesse collettivo, abbiate almeno la dignità di dimettervi. Non siete stati eletti per obbedire a interessi privati, ma per difendere una comunità. E se non lo fate, la responsabilità sarà totalmente vostra".
Concordo sulla presa di posizione del Comitato no discarica