Urbanistica

Ex Bernocchi, via libera al recupero

Si partirà con le demolizioni, probabilmente già quest'estate, per poi procedere alla riqualificazione idraulica dell'Olona.

Ex Bernocchi, via libera al recupero
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Ex Bernocchi, con la firma tra Comune di Legnano e proprietari dell’area della convenzione urbanistica "Protocollo d’intesa ambito AT5" avvenuta mercoledì 3 marzo 2021 può avviarsi il percorso per dare attuazione al progetto di sistemazione idraulica e spondale del fiume Olona, prima fase del recupero delle aree dismesse.

Ex Bernocchi: prima le demolizioni, poi la sistemazione idraulica dell'Olona

"Il progetto, da attuarsi in due stralci funzionali a seguito dell’ottenimento della concessione demaniale, comincerà dalle demolizioni di alcuni fabbricati industriali dismessi a ridosso del fiume e posti nel sub ambito in sponda sinistra (area ex Mottana) per continuare con quelle degli edifici nei subambiti sulla sponda opposta" spiega l'Amministrazione comunale, che ieri, venerdì 12 marzo, ha presentato l'accordo per bocca del sindaco Lorenzo Radice e dell'assessore Lorena Fedeli (nella foto di copertina). "La sistemazione idraulica e spondale è funzionale a declassare il livello di rischio di esondazione delle aree limitrofe all’alveo del fiume e quindi a rendere edificabile per le destinazioni residenziale e commerciale i vari ambiti - prosegue Palazzo Malinverni - Le demolizioni del primo stralcio, sulla base del cronoprogramma, potrebbero cominciare in estate, una volta completata la pulizia dell’area e ottenute le autorizzazioni. Strettamente connessa al progetto urbanistico di recupero delle aree dimesse, la rimodellazione del fiume avverrà con sponde inclinate rivestite da massi. Soltanto a seguito dell’inizio delle opere di sistemazione idraulica si potrà procedere con l’approvazione dei cinque piani attuativi previsti dal masterplan e a questo assoggettati".

Archeologia industriale, parco pubblico e pista ciclabile

Due sono gli obiettivi indicati dal Piano di Governo del territorio attraverso il Documento di piano per l’AT5 (che ha una superficie di ha una superficie di 77.900 metri quadrati): il mantenimento di edifici storici ed elementi significativi di archeologia industriale, un parco pubblico lungo le sponde del fiume. Per il primo obiettivo la Soprintendenza ha posto un vincolo sulla Palazzina uffici costruita nel 1902 a due piani e sopraelevata nel 1925 e individuato porzioni di facciate di edifici produttivi riconducibili all’architettura industriale del primo ‘900. Per il secondo è stata prevista la formazione di un parco pubblico esteso lungo le sponde dell’Olona e con affacci su corso Garibaldi e corso Sempione; un parco da 26mila metri quadrati che, per la scelta di essenze anallergiche e la presenza di elementi di architettura industriale, è stato denominato Bio Parco archeologico. Lungo il ciglio del fiume, da via Gabinella a via Pontida, si snoderà una pista ciclabile che, insieme con percorsi pedonali, aree di sosta illuminate, impianto di videosorveglianza e arredi costituirà l’infrastruttura del parco. Pista che andrà a inserirsi nell'ambito del più ampio progetto di collegamento ciclabile tra Milano e la Svizzera in corso di realizzazione.

Negozi, servizi, nuove abitazioni e luoghi di interesse pubblico

Il progetto urbanistico si realizzerà attraverso cinque piani attuativi, corrispondenti ai cinque sub ambiti, indipendenti fra loro e in ciascuno dei quali il masterplan individua le aree da cedere per servizi, la viabilità interna ed esterna, la suddivisione delle aree edificabili e la destinazione d’uso. Nel dettaglio: il sub ambito 1 avrà destinazione commerciale-terziaria con possibilità di insediare anche medie strutture di vendita, i sub ambiti 2 e 3 saranno residenziali con accesso da corso Garibaldi, il sub ambito 4 sarà terziario e vedrà un potenziamento dei servizi esistenti, il sub ambito 5 sarà in parte residenziale e in parte terziario e vedrà eventuali insediamenti di interesse pubblico.

Una piazza su corso Garibaldi e due ponti ciclopedonali

Su corso Garibaldi, di fronte al Museo civico Guido Sutermeister, il progetto prevede la formazione di una piazza a uso pubblico (della superficie di 3.090 metri quadrati). Legata all’attuazione dei piani attuativi è la realizzazione, a carico dei proprietari delle aree, di due ponti ciclopedonali, fra i sub ambiti 1 e 3 e nel sub ambito 4, così come la manutenzione/ristrutturazione del ponte esistente in corrispondenza di via Madre Giuditta Baio. Tempi e modalità d’intervento sui ponti sono stati oggetto dell’addendum che ha integrato lo schema di protocollo d’intesa del 31 luglio 2020. Il volume edificabile è pari a poco più di 105mila metri cubi e l’altezza massima raggiungibile dagli edifici sarà di 25 metri.

Un passo avanti verso la realizzazione della Città dei bambini

I tempi saranno necessariamente lunghi (sindaco e assessore hanno prospettato una decina d'anni), ma la firma del protocollo d'intesa rappresenta un primo passo importante verso il ripristino di una continuità territoriale che il comparto ex Bernocchi-ex Mottana, da quando le aree sono dismesse, aveva spezzato. E' inoltre la prima pietra in vista della realizzazione di "un'idea diversa di città", hanno ricordato Radice e Fedeli. Nelle intenzioni di Palazzo Malinverni, in quella porzione di Legnano (insieme all'area delle palazzine Liberty di via Pontida, in una delle quali ha sede il comitato cittadino della Croce rossa), dovrà sorgere la Città dei bambini, con tutta una serie di "servizi educativi leggeri e innovativi", con ludoteche, aree giochi, un museo dei bambini e spazi di coworking assistito.

utilizzo sub ambiti (1)
Foto 1 di 2

L'utilizzo dei sub ambiti

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sezione Olona (1)
Foto 2 di 2

Il progetto relativo all'Olona

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