Ex Auchan di Rescaldina, sindacati pronti alla lotta per difendere i posti di lavoro
L'appello della Filcams Cgil Ticino Olona: "Pronti a mettere in campo ogni azione"
Ex Auchan di Rescaldina, resta la preoccupazione per i lavoratori. L'appello della Filcams Cgil Ticino Olona.
Ex Auchan di Rescaldina, sindacati pronti all'azione
Il sindacato esprime forte preoccupazione per la situazione del fronte occupazionale nell'Ex Auchan di Rescaldina. "Oggi, 24 dicembre, Vigilia di Natale... per le lavoratrici e i lavoratori Margherita Distribuzione (Ex Auchan) l’unica buona notizia è quella che per i lavoratori risultati in esubero nel passaggio da Margherita a Conad riceveranno sino al 5 aprile 2020, a seguito dell'accordo siglato ieri presso il Ministero, la Cassa integrazione straordinaria - annuncia Fabio Torriello, segretario generale Filcams Chil Ticino Olona (nella foto la manifestazione dello scorso anno) - A differenza delle parole spese nei mesi scorsi dall’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese, dove lo stesso dichiarava che si sarebbe data continuità alle migliaia di rapporti di lavoro, è evidente che questa operazione ad oggi ci consegna una fotografia preoccupante poiché, tra i vari passaggi e le chiusure di molteplici punti vendita, i lavoratori risultanti in esubero sono 2388 al netto delle migliaia di lavoratori che hanno accettato l’incentivazione all’esodo. Per nulla diversa la situazione sul nostro territorio; Rescaldina è stata oggetto di passaggio l'1 ottobre ma non si è data continuità a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori nell’acquisizione, sono risultati 15 esuberi al netto dei 83 lavoratori che hanno accettato l’incentivo".
Toriello prosegue: "Ad oggi, tra chi ha accettato in extremis l’incentivazione e chi ha trovato una ricollocazione, sono 8 le persone rimaste senza un posto di lavoro. Tra questi lavoratori, due full time e sei part time, sono stati inseriti tra gli esuberi due coniugi con a carico due figli minori; scelta che chiaramente sta mettendo in ginocchio un intero nucleo familiare. Come Filcams Cgil contestiamo integralmente le scelte operate. Le lavoratrici e i lavoratori che costantemente sentiamo ci comunicano che ogni giorno che passa stanno perdendo la speranza di riavere un posto di lavoro. L'ipotesi di un ricollocamento nel piano superiore del centro commerciale si allontana sempre di più e questa situazione, soprattutto in un delicato momento come questo vista anche la crisi sanitaria ed economica, lascia molta preoccupazione e incertezza sul futuro".
Il sindacalista annuncia azioni forti: "Se non riceveremo risposte e soluzioni in tempi brevi metteremo in campo tutte le azioni sindacali in nostro possesso a tutela della dignità e dei posti di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori".