Elezioni amministrative, cosa succede in casa Lega

Non si fermano gli incontri tra Lega e Forza Italia e interni ai partiti per decidere il da farsi alle prossime elezioni. Partita politica su un terreno accidentato, tra veti incrociati e le mosse degli avversari.

Elezioni amministrative, cosa succede in casa Lega
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Situazione complicata per il centrodestra a Venegono Superiore in vista delle prossime elezioni amministrative. Che succederà?

Elezioni amministrative strada in salita per il centrodestra

Riunioni, vertici, dimissioni, veti incrociati. Aria tesa nelle sezioni di Lega e Forza Italia che da settimane stanno cercando una quadra nel delicato disegno di un'alleanza che porti i due partiti uniti alle prossime elezioni amministrative. Decisioni rimandate puntualmente alla riunione successiva, massimo riserbo e la disperata ricerca di un'intesa che al momento non si trova. Fino a qualche giorno fa, la lotta sembrava a due. Da una parte il sindaco Ambrogio Crespi, dall'altra la seconda proposta leghista della candidatura di Roberto Castiglioni, capace superare i veti incrociati che circondano il nome del primo cittadino. Ma le dimissioni del segretario di sezione Fabio Mantovani di mercoledì mattina, e la presentazione di Castiglioni come candidato di Noi Con Venegono, la formazione degli ex forzisti Franco Bonacci e Onofrio Pirrone, hanno scosso ancor di più le acque.

"Avanti un leghista"

La Lega sarebbe intenzionata, forte anche del risultato nazionale del 4 marzo, a imporre un proprio militante a candidato sindaco. Crespi sarebbe la prima scelta, ed è disponibile a correre per il secondo mandato. Se gli alleati ponessero un veto sul suo nome, l'alternativa, sfumata la chance Castiglioni, sembrerebbe ricadere sull'attuale assessore ai Servizi Sociali Maria Luisa Limido. Proposta che avrebbe il vantaggio di accontentare le diverse "fazioni" interne alla Lega e, forse, anche gli alleati forzisti. Che invece premerebbero per poter indicare loro il candidato sindaco, in virtù di un accordo preso 5 anni fa alle scorse elezioni. E qui il nome è di quelli che desterebbe più clamore. Fabiano Lorenzin, il commissario forzista locale che da prima di Natale è al lavoro con i consiglieri d'opposizione Mariolina Ciantia e Bruno Zoccola per  una nuova lista civica. Con la sua candidatura, Forza Italia però otterrebbe diversi risultati: un eventuale sindaco azzurro, l'indebolimento di quello che oggi pare il concorrente principale alle urne e il "salvataggio" della sezione cittadina del partito, che potrebbe non reggere un abbandono del suo vertice a favore dell'attuale opposizione.

Ultima spiaggia, la corsa solitaria

Lega intenzionata a esprimere lei il candidato, Crespi o non Crespi. Forza Italia idem. Se non si troverà una soluzione la via sarebbe una sola: divisi. In questo caso il Carroccio punterebbe senza troppi problemi su Crespi, come da prassi nella Lega di ricandidare il sindaco uscente. Certo però la vittoria sarebbe difficile, con almeno 4 concorrenti (Forza Italia, Noi Con Venegono, Ciantia/Zoccola e la fusione di Movimento 5 Stelle e Bene in Comune di Roberto Restelli). E mentre si lavora per un accordo, uno sguardo è puntato ovviamente su quanto avviene a livello nazionale. Una rottura dell'alleanza, o un suo rafforzamento ulteriore, potrebbero cambiare nuovamente le carte in tavola.

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