Dopo le due riaperture, attenzioni sul parco di Villa Venini
Attenzioni puntate sul Parco di Villa Venini. Ma l'Amministrazione di Vittuone mette in cantiere altri interventi
Dopo la riapertura del Parco della Resistenza e di quello di via Gramsci, continua l’intervento al parco di Villa Venini, una struttura “ereditata” dal Comune che rappresenta un patrimonio storico e artistico unico per Vittuone, ma che, dopo molti anni di sostanziale immobilismo, richiede oggi un impegno economico non indifferente.
I lavori al parco
Dopo l’intervento che ha messo in sicurezza i tetti della Villa Venini, con il rifacimento delle coperture della parte nobile e dell’ala ovest, i lavori proseguono nel grande parco.
Dopo gli sbancamenti di alcune parti per realizzare i viali, sono stati realizzati i percorsi seguendo i tracciati sinuosi tipici, riproposti come nei parchi dell’epoca. Sono stati interrati i cavidotti per i collegamenti degli impianti per permettere l’installazione di una illuminazione dedicata, con lampioni lungo i camminamenti e corpi illuminanti appositamente progettati. In programma anche la ripiantumazione, per sostituire alcune piante che sono state abbattute perché malate ed instabili.
Contemporaneamente, è proseguito il recupero del muro di cinta, con la ricostruzione puntuale di alcune parti con il sistema a “scuci e cuci”: a seguire il rifacimento dell’intonaco e la parziale sostituzione dei coppi, con particolare cura nella scelta dei materiali per ottenere un risultato simile a quello originale. Sono in corso anche i lavori di restauro del manufatto che comprende il pozzo.
L’architetto di zona della Soprintendenza sarà chiamato a verificare lo stato dei lavori. Alla stessa Soprintendenza sarà rinnovata la richiesta del contributo del Ministero per il rifinanziamento dei lavori all’ala ovest dell’edificio.
La posizione dell'Amministrazione
“Per Villa Venini e il suo parco ci siamo mossi innanzitutto per fermare il degrado, ormai di molti anni - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Cassani - Il lavoro proseguirà secondo il progetto di restauro e riuso, studiato su indicazione dell’Amministrazione, e redatto dal Prof. Ing. Arch. Paolo Faccio, docente dell’Università IUAV di Venezia. L’obiettivo finale è di riaprire al pubblico il parco e una parte della villa. Per questo stiamo cercando di utilizzare tutte le opportunità, anche e innanzitutto dal punto di vista dei finanziamenti”.
Gli altri progetti
Intanto è stato approvato, con una determinazione dirigenziale del settore Programmazione e gestione opere pubbliche e patrimonio, il progetto esecutivo per i lavori di ristrutturazione totale della palazzina di via Zara, con adeguamento energetico, isolamento termico ed acustico, oltre al rifacimento impiantistico. L’edificio, nato come casa del custode della scuola media Enrico Fermi e poi già sede della Pro Loco, sarà sede del nuovo Poliambulatorio Comunale. I lavori saranno a breve appaltati mediante gara pubblica per un importo di circa 450.000 euro lordi.
La destinazione dell’edificio viene quindi variata per un uso medico, ospiterà un ambulatorio per analisi del sangue, ecc., ed un ambulatorio per prestazioni infermieristiche di base sul territorio, oltre alla sala d’aspetto ed i servizi.
Al termine dei lavori il punto prelievi di via Gramsci potrà dunque essere trasferito per consentire di proseguire i lavori nella palazzina che lo ospita attualmente, e che è destinata a diventare la “palazzina delle associazioni vittuonesi”. I progetti, quindi, sono concatenati, nelle intenzioni dell’Amministrazione, per ottimizzare l’uso e la gestione degli edifici pubblici. Appare evidente che le Associazioni potranno avere il vantaggio di operare nella stessa sede e collaborare più strettamente; inoltre, con una razionalizzazione delle spese rispetto alle sedi “disseminate” in vari edifici, si avranno risparmi per le casse comunali.
Un altro provvedimento importante, che verrà presto avviato, riguarda il ponte ciclo-pedonale sulla strada statale 11. Qui gli interventi previsti sono due: da una parte è già stata approvata la determina per lavori urgenti di manutenzione straordinaria, compresa la messa in sicurezza della pavimentazione in legno delle rampe laterali di accesso, per una spesa complessiva lorda di 9.990,29 euro.
Si darà poi, a breve, il via alla verifica statica, così come stabilito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Secondo le linee guida del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, infatti, si deve procedere alla classificazione del rischio, la verifica della sicurezza e la sorveglianza e monitoraggio dei ponti e dei viadotti esistenti, aventi luce complessiva superiore ai 6 metri.
Il ponte ciclopedonale venne costruito a scomputo degli oneri di urbanizzazione nell’ambito della realizzazione del centro commerciale “Il Destriero”. Per come è stato realizzato, con una struttura in legno, il ponte ha un costo di manutenzione di circa 10.000 euro all’anno.
Nelle idee dell’Amministrazione c’è l’ipotesi di renderlo in futuro più sostenibile mediante una struttura metallica in sostituzione dell’attuale in legno che scavalca la statale e la realizzazione di rampe d’accesso a sud, su terrapieno e percorso in terra battuta, simmetricamente rispetto all’esistente verso la RSA.