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Donne, lavoro e pari opportunità sotto i riflettori

Pd locale e i gruppi dei Giovani Democratici e delle Donne Democratiche dell’Est Ticino hanno organizzato un incontro per fare il punto.

Donne, lavoro e pari opportunità sotto i riflettori
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Donne, lavoro e pari opportunità sotto i riflettori. Il PD di Magenta e i gruppi dei Giovani Democratici e delle Donne Democratiche dell’Est Ticino ripartono dai temi del lavoro femminile e dalle Pari Opportunità in Italia. A trattare l’argomento sono state, domenica 27 settembre  in sala consiliare, la consigliera regionale Paola Bocci, referente delle Pari Opportunità per il gruppo consiliare del PD, la coordinatrice delle Donne Democratiche dell’Est Ticino Marisa Sestagalli e Cristina Oldani, militante dei Giovani Democratici. Ospiti e relatrici sono state anche le sindache di Inveruno e Vittuone Sara Bettinelli e Laura Bonfadini.

Donne, lavoro e pari opportunità sotto i riflettori

Ad aprire il dibattito il segretario Luca Rondena: “Il tema dei diritti delle donne è centrale, ancor di più dopo la pandemia. Questo incontro è il risultato di un percorso iniziato già a febbraio".  Sestagalli: “La politica deve occuparsi di lavoro e smart working. Nel Recovery Fund, la partecipazione femminile deve essere fondamentale. In Italia, solo una donna su due lavora, una su tre al Sud. Eppure ci sono più donne laureate. Il 65% di madri tra i 25 e 40 anni non lavora per la cura dei figli e la maternità. Per gli uomini, è il 6,5%. Dobbiamo vigilare che i soldi dell’UE vengano spesi per risolvere questi problemi”. Bocci parla del suo progetto di legge: “Il livello salariale femminile è più basso del 20% annuo rispetto a uomo dopo tre anni di lavoro a parità di titoli. Ho presentato, per questo, un progetto di legge che mira a raggiungere la parità salariale basato su tre livelli: scuola, tramite un sostegno alla formazione femminile, aziende - devono dichiarare i rapporti occupazionali interni – ed enti locali o imprese che promuovono la parità salariale”.

La situazione giovanile

Cristina Oldani si è soffermata sulle condizioni lavorative precarie delle donne e dei giovani: “Il 30% di iscritti alle facoltà scientifiche universitarie sono donne. Di queste, solo il 5% frequenta corsi d’informatica. In una società digitalizzata come la nostra, una grossa fetta di mercato del lavoro, composta soprattutto da donne, si trova esclusa. Giovani, donne e uomini, si trovano su un’unica barca precaria. Per questo, i Giovani Democratici hanno presentato un progetto di legge sulla competizione tra i contratti di tirocinio e apprendistato che abolisca il tirocinio curriculare ed extra curriculare e offra sgravi fiscali per le assunzioni di giovani con apprendistato con successiva entrata in un contratto a tempo indeterminato”.
Bettinelli parla di violenza sulle donne: “La pandemia ha fatto emergere casi di violenze familiari che sono state accentuate dal lockdown”. “Occorre cambiare cultura, anche nel nostro partito” afferma Bonfadini.

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 Samuele Acri

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