Discarica nel Parco del Roccolo: "Sala e Città metropolitana scavalcano i territori"
Il coordinatore della Lega lombarda interviene dopo il rinnovo delle autorizzazioni e punta il dito contro il presidente di Palazzo Isimbardi: "Predica bene nelle interviste ma razzola male nei fatti".
Discarica nel Parco del Roccolo, il rinnovo delle autorizzazioni da parte di Città metropolitana indigna Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo della Lega alla Camera dei deputati e coordinatore della Lega lombarda per Salvini premier.
Discarica nel parco del Roccolo: "Sala predica bene ma razzola male"
"L’ambientalista Giuseppe Sala predica bene nelle interviste ma razzola male nei fatti concreti, da presidente della Città metropolitana di Milano, che ha appena rinnovato le autorizzazioni per il progetto di discarica nel Plis del Roccolo senza considerare il territorio e i Comuni interessati, nonostante la sentenza del Tar del maggio scorso che ha annullato gli atti autorizzativi di Solter srl bloccando questo scempio - tuona Cecchetti - Il Tar Lombardia ha assunto una decisione a favore del Parco del Roccolo e dei Comuni di Busto Garolfo e Casorezzo bloccando la possibilità che ci fosse una discarica in questo Parco, ma la Città metropolitana e Sala, senza svolgere ulteriori necessari approfondimenti, hanno deciso di andare avanti, passando sopra i territori. Ricordo che la Lega in questi ultimi dieci anni si è sempre battuta, al fianco dei cittadini e in Consiglio regionale della Lombardia, esprimendo più volte la propria contrarietà a questo scempio. Purtroppo la Regione Lombardia in materia non ha competenze dirette in fase di autorizzazioni e ha fatto tutto quanto era nelle sue competenze per modificare il Programma regionale di gestione dei rifiuti (Prgr) al fine di escludere la Rete ecologica regionale (Rer) di primo livello dalle aree sfruttabili per l’installazione delle aree di gestione rifiuti. Questa è una decisione presa dall’ambientalista 'a parole' Giuseppe Sala, che adesso dovrebbe avere almeno il pudore di venire a metterci la faccia sul territorio. Facile fare gli ambientalisti a giorni alternati e soprattutto non farlo quando si tratta di decidere".