Un voto chiave al Parlamento Europeo ha segnato ieri, mercoledì 26 novembre 2025, una svolta significativa nell’applicazione del Regolamento UE sulla deforestazione (EUDR) datato 2023. Dopo mesi di pressioni da parte degli operatori del settore, l’Europarlamento ha approvato un pacchetto di modifiche volte a snellire l’impianto normativo e renderlo più gestibile per le imprese.
La decisione più rilevante è il rinvio dell’entrata in vigore del regolamento, che non sarà più imminente, ma posticipata di un anno per le grandi aziende e di un anno e mezzo per le micro e piccole imprese, concedendo così il tempo necessario per adeguare le catene di approvvigionamento e rafforzare le infrastrutture digitali europee.
Parallelamente al rinvio, il pacchetto introduce una forte semplificazione della “dovuta diligenza”, lo strumento chiave del Regolamento: l’onere di dimostrare che i prodotti (come caffè, cacao, soia o olio di palma) non provengono da aree deforestate ricadrà ora principalmente solo sull’operatore che per primo introduce la merce nel mercato europeo, alleggerendo la responsabilità per i commercianti successivi nella filiera e introducendo dichiarazioni semplificate per le PMI.
Fidanza (FdI): “Voto Europarlamento porta buon senso”
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“Siamo molto soddisfatti per il voto sulla deforestazione, in linea con il lavoro che ha fatto il governo italiano, uno tra i più attivi per ottenere il rinvio dell’entrata in vigore delle norma. Adesso ci sono altri passi importanti fare, come riportare il buonsenso sul tema dell’automotive e del bando ai motori endotermici entro il 2035”.
Così il capodelegazione di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza al Parlamento europeo, dopo il voto dell’aula di Strasburgo sul regolamento Ue contro la deforestazione.
“Abbiamo ottenuto un rinvio al 20 aprile 2026 – ha aggiunto Fidanza – Ora è il momento di lavorare su altri dossier per rimuovere l’iper regolamentazione burocratica del Green Deal”.
Procaccini (FdI), “Maggioranza destra Ue vota a favore imprese”
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Soddisfatto sul tema anche l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, in conferenza stampa a margine della sessione plenaria a Strasburgo.
Fidanza (FdI), “Nostro partito promotore indagini greenwashing”
Fidanza ha poi parlato anche del nuovo organismo nato per indagare lo “scandalo Green Gate”, secondo cui l’Unione Europea avrebbe segretamente finanziato gruppi e lobby ambientaliste per promuovere e spingere specifiche politiche del Green Deal europeo, come la contestata “Nature Restoration Law”.
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