"Creiamo uno sportello psicologico gratuito"
La proposta approvata in Consiglio comunale a Pregnana
Uno sportello psicologico di ascolto gratuito a Pregnana. E' la proposta, avanzata con una mozione approvata in Consiglio comunale, dal gruppo di maggioranza Insieme per Pregnana.
Insieme per Pregnana
"La pandemia ha stravolto la vita di tutti aumentando difficoltà, esigenze pregresse e facendone nascere di nuove. Ci ha fatto capire quanto sia importante prendersi cura della propria salute, non solo quella fisica, ma anche mentale.
La salute mentale è salute? Sì, ma bisognerebbe andare anche oltre lo slogan, perché su queste tematiche, di cui generalmente si ha poco conoscenza e consapevolezza, si fa già abbastanza retorica e vista l’emergenza generazionale che ha portato questa pandemia sarebbe l’ora anche di darsi da fare seriamente. I dati ci dicono che dopo due anni di pandemia un adolescente su sette soffre di un disturbo mentale. La pandemia ha influito e influirà nei prossimi anni sulla salute mentale dei giovani, che negli anni difficili hanno sofferto la solitudine, l’isolamento e la pressione dei diversi lockdown" ha detto in consiglio comunale il consigliere Cristiano Taddeo, segretario del circolo cittadino del Partito Democratico.
Picco dopo la pandemia
Il picco nelle diagnosi di disturbi di ansia e depressione, e non solo tra i più giovani, ha trasformato il periodo della pandemia in una cartina di tornasole di fragilità e disturbi che prima venivano ignorati e soffocati, complici la discriminazione e l’invalidazione diffusa. Se già nel 2004 una persona su cinque aveva soddisfatto i criteri diagnostici per almeno un disturbo mentale nel corso della vita, nella primavera del 2020 si stimavano sintomi depressivi in circa il 50% delle persone sopra i 16 anni. Non servono dei dati per capire che la pandemia, la crisi sociale, economica e ambientale hanno messo duramente alla prova tutti, in particolare noi giovani che ci sentiamo ormai impotenti e disillusi di fronte alle diverse situazioni di difficoltà.
A livello nazionale quest’anno sono stati stanziati per il bonus psicologico solo 5 milioni di euro, una somma molto bassa, soprattutto se rapportata a quella delle risorse messe a disposizione per il 2022, cioè 25 milioni di euro. Cifra che già non è stata sufficiente a coprire tutte le richieste presentate, che per la maggior parte sono state rifiutate. Come è possibile pensare di risolvere o almeno alleviare questa emergenza generazionale con un bonus a cui possono accedere solo poche persone!
Sportello gratuito comunale
La proposta che la maggioranza consigliare di Pregnana avanza è quella di sopperire a livello comunale alle mancanze del governo centrale.
In assenza di interventi strutturali efficaci sia a livello nazionale che regionale, il nostro comune anche in questo ambito non è rimasto fermo: durante il primo lockdown aveva attivato in forma gratuita e anonima uno sportello di sostegno psicologico telefonico in collaborazione con due psicologi del territorio. Con la mozione approvata nel consiglio comunale di mercoledì sera chiediamo di continuare a garantire il finanziamento, all'interno del prossimo piano per il diritto allo studio, dei diversi progetti di assistenza psicologica dedicati agli alunni, alle loro famiglie e ai docenti delle nostre scuole, fra cui: lo sportello psicopedagogico “Para-ti”, che prevede uno spazio di ascolto rivolto a tutti gli alunni e condotto da psicologi e pedagoghi, in stretto contatto con la docenza; che si articola nella disponibilità di uno spazio ad orario settimanale di consulenza volto ad un ascolto neutro, ma competente a fornire strategie per gestire il disagio e l’ansia dovuti alla crescita e alle conseguenti difficoltà psicologiche e relazionali. Il progetto prevede anche una parte dedicata a genitori e ai docenti con la finalità di creare un contatto relazionale tra minori e adulti in merito alle problematiche e alle tematiche della crescita e dei possibili relativi disagi. Ma il passo ulteriore e fondamentale che chiediamo, è di attivare uno sportello di ascolto psicologico gratuito, in modo che tutti coloro che ne abbiano bisogno possano accedere a questo servizio. Perciò chiediamo di rendere disponibile uno spazio idoneo di proprietà del comune per progetti, che si stanno sviluppando o si svilupperanno nel nostro territorio, organizzati da enti del terzo settore o anche attraverso il Servizio Sanitario Nazionale. Il modello di progetto prevede la collaborazione con un associazione o un ente del terzo settore che, all’interno di una struttura concessa dal comune, mette a disposizione le competenze del proprio team di psicologhe e psicologi con il compito di accoglienza e ascolto degli utenti, presa in carico temporanea attraverso un'attività gratuita di consulenza e sostegno psicologico, nonché attività di orientamento e re-indirizzamento verso i servizi territoriali di supporto più appropriati per patologie specifiche (ATS, ASST, ulteriori associazioni del territorio che forniscono servizi di psicologia a prezzi calmierati). Infine, chiediamo di non smettere di fare pressioni sul Governo e in particolare su Regione Lombardia. L’unico modo per cambiare veramente le cose è introdurre a livello regionale lo psicologo di base (il cui il progetto di legge purtroppo è stato bloccato lo scorso dicembre dalla giunta regionale). Infatti, a differenza di quanto succede in Italia, già in molti altri paesi, come in Germania e in Inghilterra la salute mentale viene inquadrata all’interno del sistema sanitario nazionale al pari della salute fisica, affiancando ai medici di base una rete di psicologi, psicoterapeuti e psichiatri convenzionati. In questo modo, quando un paziente manifesta dei sintomi o avanza una richiesta al proprio medico di base, può essere prontamente reindirizzato a seconda della sua necessità, senza dover incorrere nei costi proibitivi su cui si aggira una seduta psicologica, dove il prezzo è mediamente di 70€.