Comitato Genitori Sant'Ilario: "Si riapra la vecchia scuola di via Dei Boschi, lo scuolabus sia gratuito"
Mamme e papà della frazione contestano la riorganizzazione dell'attività didattica, da settembre e per due anni, dopo la chiusura della scuola media

Comitato Genitori Sant'Ilario, frazione di Nerviano: "Siamo rassegnati, lo scuolabus sia gratuito".
Comitato Genitori Sant'Ilario, altra lettera aperta
Non si placano le polemiche dopo che Comune e scuola hanno annunciato come e dove riprenderanno, a settembre e per due anni, le lezioni per il nuovo anno scolastico dopo che il 30 aprile 2035 (per problemi strutturali) è stata chiusa la scuola media di via Diaz. Ora, in vista della maxi riorganizzazione didattica che interesserà anche la primaria di via Roma e le due elementari, quelle di Sant'Ilario così come di Garbatola, il Comitato Genitori Sant'Ilario torna a farsi sentire attraverso una lettera aperta inviata a Comune e scuola.
"Ora c'è la rassegnazione"
"Vi diciamo la verità: la rabbia ormai ha lasciato spazio alla rassegnazione" esordiscono nella lettera aperta mamme e papà di Sant'Ilario nella lettera aperta. Che continuano: "Rassegnazione di aver capito, negli incontri che come neonato Comitato Genitori di Sant'Ilario abbiamo tenuto con sindaca e assessore, e poi con la dirigente scolastica, che in realtà queste due opzioni non sono state valutate in maniera seria e compiuta, da una commissione equipotente tra gli 8 plessi che compongono l’Istituto comprensivo, che, raccolto le opzioni offerte dal Comune, ha vagliato pro e contro per ognuna e poi scelto le due migliori ma da una commissione parziale, che ha preso decisioni frettolose e di parte, alla luce delle osservazioni che abbiamo sollevato nella precedente lettera aperta del 22 giugno 2025. E’ possibile conoscere i criteri che hanno portato a queste scelte? Lo chiediamo nella trasparenza della pubblica amministrazione. Per stessa ammissione della dirigente, lei non ha idea di come sia strutturato il plesso di Sant'Ilario. E sinceramente, siamo curiosi di vedere come sarà gestita l’uscita dei 230 alunni della Rita Levi Montalcini e dei 50 della Gianni Rodari. Già. Perchè alle spalle del plesso di Sant'Ilario, c’è la scuola dell’infanzia Gianni Rodari, che in gennaio ha ottenuto un overbooking nelle iscrizioni (segno che parecchi genitori, soprattutto provenienti dal capoluogo, durante gli open day abbiano valutato questa scuola come superiore nella proposta educativa alle
altre due dell’Ic). I bimbi che hanno avuto accesso in graduatoria, per la
maggior parte devono ringraziare la frequenza di fratelli nel plesso vicino.
Cosa che però adesso va a decadere, considerando che Madre Teresa di
Calcutta viene spostata a Garbatola. Quindi, si rivedranno anche tutti i criteri
di accesso per il prossimo anno? (Ovviamente la segreteria ha lavorato alacremente a far sì che i genitori dei bimbi sovranumerari si spostassero in altre sedi. Anche se lei stessa era propensa alla richiesta della riapertura della terza sezione che fino a pochi anni fa era presente). Siamo anche tutti curiosi di capire come sia possibile che se per la festa di Natale 84 bambini e 2 genitori a testa non potevano stazionare all’interno della scuola (per un totale di 252 persone, sovrastimato dato il numero di fratelli all’interno del nostro plesso), adesso abbiate ottenuto autorizzazione dove possano entrare più di 230 studenti e il personale scolastico. Se invece vogliamo parlare della tanto sbandierata unità didattica che impedirebbe di dividere in 3 via Roma anzichè in 2, allora la commissione parziale doveva pensare di collocare la Rita Levi Montalcini in via di Vittorio (come aule, ci sarebbero stati), e la via di Vittorio spostarla a Sant'Ilario (giusto giusto le 11 aule). Così sì ci sarebbe stata unità didattica. Ma va beh. Parzialità anche qui".
La vecchia scuola di via Dei Boschi
"Apriamo una breve parentesi su via Dei Boschi proseguono da Sant'Ilario - Le stesse mamme che hanno spiegato la pericolosità dell’amianto presente in quella sede, non sono state però in grado di spiegarmi come può non essere un pericolo per gli stessi bambini che frequentano 50m più avanti scuola dell’infanzia e scuola primaria? Questi sono refrattari alle fibre? Sindaca e Consiglio comunale, per favore, se è un reale rischio per la salute della
popolazione residente, intervenite il prima possibile sulla scuola di via dei Boschi, così da avere una struttura salubre e utilizzabile. Da quanto abbiamo capito nelle riunioni del Comitato, questa di ristrutturare via dei Boschi era stata una soluzione proposta dall’ente comunale, e rigettata subito
dall’Istituzione scolastica. Avrebbe permesso di non dover spostare nessuno e sarebbe stata una ristrutturazione che avrebbe solo arricchito Nerviano.
Se realmente è percorribile, Sindaca e forze politiche, per favore, unitevi nel
portare a compimento quest’opera! In maniera che in pochissimi mesi via dei
Boschi sia sicura, e che per il prossimo anno scolastico ognuno possa tornare a
frequentare nel proprio plesso! Plessi che noi famiglie abbiamo scelto anche per gli spazi disponibili".
"Lo scuolabus sia gratuito"
E da Sant'Ilario aggiungono: "L’emergenza di via Diaz non può diventare motivo con cui occupare ogni aula possibile, a totale discapito dell’offerta formativa per cui noi genitori avevamo scelto questa scuola. Cara Dirigente, un’altra cosa che ci ha colpito nel nostro incontro è stata la sua volontà di unire e uniformare quanto più possibile i plessi della primaria. Ma come? Ogni plesso risponde a una realtà diversa! Ha caratteristiche specifiche, legate al contesto socio-culturale, alla composizione dell’utenza, alla storia della scuola.
Quando esistono più plessi con identità diverse, le famiglie possono scegliere in base a ciò che ritengono più adatto al proprio bambino: lo stile didattico,
le attività integrative, le dimensioni del plesso, le dotazioni del plesso. La qualità e il pluralismo dell’offerta formativa devono prevalere sulla mera
efficienza amministrativa. Ogni plesso ha una comunità scolastica che si riconosce in pratiche condivise, ambienti e relazioni. Questi spostamenti rischiano di rompere equilibri consolidati, creare disorientamento nei bambini e indebolire il senso di identità collettiva che dopo il 2020 eravamo riusciti faticosamente a ricostruire. E concludiamo con il trasporto pullman: deve essere gratuito. Deve esserlo nella stessa misura in cui lo è stato quando altre scuole sono state oggetto di ristrutturazione. Chiediamo quindi che questa degli spostamenti stabilita dalla scelta della Ipotesi 1 sia solo una parentesi di quest’anno scolastico, e che l’amministrazione scolastica
riveda tutto alla luce di una possibile restituzione di via dei Boschi alla collettività. E che le quasi 400 firme dei genitori ,cittadini e lavoratori di Sant'Ilario protocollate il 30 giugno non cadano nel vuoto. Tutto questa riorganizzazione avrà ricadute importanti sulla viabilità e vivibilità delle frazioni".