EMERGENZA SANITARIA

Codacons chiede di commissariare la sanità lombarda

Il Presidente Marco Donzelli: "Servono persone competenti in grado di gestire una crisi sanitaria senza precedenti".

Codacons chiede di commissariare la sanità lombarda
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Codacons chiede di commissariare la sanità lombarda: "Fondamentale che vengano messe in luce le lacune della Regione".

Codacons chiede di commissariare la sanità lombarda

“15.786 persone, sono i morti di Coronavirus ufficiali riscontrati in Regione (mentre i dati dell’INPS parlano di almeno 20mila morti in più in Italia), persone che chiedono sia fatta giustizia, e siano accertate le responsabilità per questi decessi”.

Sono le parole del Presidente del Codacons, Marco Donzelli. L’Associazione, si legge in un comunicato diffuso questa mattina, lunedì 25 maggio, chiede alla Prefettura di Milano di commissariare la sanità lombarda: “Servono persone competenti ed in grado di gestire una situazione di crisi sanitaria senza precedenti” – si legge nella nota del Codacons.

Sulla Commissione d’inchiesta privilegiare indipendenza e terzietà dei membri

L’associazione sottolinea anche l’importanza che la Commissione d’inchiesta istituita a livello regionale per approfondire e analizzare la gestione dell’emergenza sanitaria, sia composta da membri indipendenti, di modo che sia garantita un’indagine scevra da ogni possibile influenza.
“Fondamentale – prosegue il Codacons – che vengano messe in luce le lacune della Regione, capire gli errori fatti, indagarli, per non ripeterli mai più”.

Gallera “Il nostro sistema sanitario modello su scala internazionale”

Solo sabato scorso l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera aveva risposto, a Mantova, alle domande dei giornalisti sull’ipotesi commissariamento della sanità lombarda:

“Il nostro sistema sanitario è da sempre il più apprezzato a livello nazionale. È giudicato come modello anche su scala internazionale, come testimoniano le migliaia di persone che ogni anni chiedono e ottengono di venirsi a curare in Lombardia”
“Il sistema lombardo – ha aggiunto Gallera – è quello che, ancor oggi, in questa emergenza mette per esempio a disposizione di chi ha bisogno sacche di sangue in diverse zone d’Italia. Questo è stato e continuerà a essere il nostro modo di fare. E non saranno certo manifestazioni di piazza a far mutare il nostro comportamento verso chi ha bisogno. Il commissariamento? Al di là che non è previsto dalla legge per le motivazioni che qualcuno richiede – ha concluso l’assessore Gallera – sono certo che la stragrande maggioranza dei lombardi non lo vorrebbero e che certi modi di fare politica fanno solo male alla collettività. Tutto questo al netto delle minacce e delle scritte vergognose apparse sui muri negli ultimi giorni”.

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