Censimento Rom, il Pirellone chiede alla Giunta di agire
Approvata una mozione per attivare un censimento dei rom e dei campi nomadi sul territorio lombardo. Pd: "Censimento etnico, mozione razzista".
Passata col voto segreto la mozione in Consiglio Regionale sul censimento dei Rom in Lombardia.
Censimento Rom, "controllo e chiusura dei campi irregolari"
Roma tace, Milano risponde. Mentre la proposta di un censimento rom lanciata nelle scorse settimane dal Ministro dell'interno Matteo Salvini è stata stoppata dal Movimento 5 Stelle di Governo, al Pirellone le cose vanno diversamente. Con 39 voti a favore, 31 contrari, un astenuto e due non partecipanti al voto (segreto) il Consiglio Regionale ha approvato una mozione per chiedere alla Giunta di Attilio Fontana di attivarsi. Una mozione presentata dal consigliere di Forza Italia Silvia Sardone, accolta con soddisfazione dall'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato.
Cosa chiede la mozione
Due gli "agganci" della mozione approvata dal Consiglio. Il primo, i principi dell'Unione Europea del 2011 presenti nel "Quadro Ue per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020". Il secondo la legge, del 2006, che sancisce l'obbligatorietà dell'istruzione per almeno 10 anni, fino al diploma di scuola superiore o di qualifica professionale. Questi gli appigli legislativi, sui quali il consigliere Forzista chiede di basarsi per raccogliere i dati (oggi solo stime, e nemmeno a livello regionale) sulla presenza di rom, sinti e camminanti, di determinare il numero di insediamenti in Lombardia e di verificare quali siano irregolari. E di verificare quanti di loro siano minorenni e se frequentino come previsto la scuola dell'obbligo. La mozione va oltre al "semplice", per quanto scottante, censimento rom. Si chiede infatti l'attuazione "di politiche atte ad ottenere la chiusura da parte dei Comuni e Prefetti degli insediamenti irregolari", e di avviare un'indagine "per comprendere le risorse economiche utilizzate per la gestione dei campi regolari".
Il Pd: "Censimento etnico". De Corato: "Mappatura necessaria"
Duro il commento dei consiglieri del Partito Democratico che, come visto in seguito alle dichiarazioni di Salvini, evocano terribili fantasmi del passato. La definisce infatti una mozione "razzista e demagogica, che chiede un censimento su base etnica". "Noi siamo per superare i campi - ha spiegato il consigliere Dem ed ex assessore milanese alla Sicurezza Carmela Rozza - ma per farlo occorrono risorse e politiche ad hoc". Scettici dal Movimento 5 Stelle, che a differenza del Governo al Pirellone siede tra i banchi dell'opposizione. I grillini avevano chiesto il rinvio del documento in commissione. "Siamo favorevoli alla chiusura degli insediamenti irregolari - ha commentato il capogruppo M5S Andrea Fiasconaro - Per quanto riguarda la richiesta di un censimento andava approfondita meglio". Chi plaude all'iniziativa, preludendo alle mosse della Giunta Fontana, è l'assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato (Fratelli d'Italia). "Solo con una mappatura degli insediamenti rom e sinti in Lombardia è possibile attuare gli interventi più idonei a contrastare le situazioni di illegalità e degrado urbano e a garantire la civile convivenza"