Caso commissioni, il Consiglio di Stato dà ragione alla minoranza
"E' stata violata la proporzionalità": i giudici confermano quello che Insieme per Buscate e Obiettivo Comune sostengono da un anno.
Caso commissioni, il Consiglio di Stato conferma che è stata violata la proporzionalità.
Caso commissioni, la vittoria della minoranza
Il Consiglio di Stato si è pronunciato in merito al ricorso presentato dai gruppi di minoranza Insieme per Buscate e Obiettivo Comune quasi un anno fa. Motivo dell'esposto, presentato da Valeriano Ottolini e dall’allora capogruppo Francesca Pagnutti, la convinzione che il nuovo regolamento per la nomina dei membri delle commissioni consiliari impedisse la rappresentanza equa a tutti i gruppi di opposizione.
Alla fine. come ampiamente spiegato sul numero di Settegiorni Legnano-Altomilanese in edicola, i giudici del Consiglio di Stato hanno dato ragione alle minoranze.
"La modifica del regolamento ha violato la proporzionalità"
"Nel merito - si legge nella sentenza - il ricorso è fondato. La contestata modifica del regolamento delle commissioni consiliari, che garantiva la presenza in commissione di tutti i gruppi consiliari, non consentendo la partecipazione alle commissioni di almeno un rappresentante per ciascuno dei tre gruppi, ha violato la proporzionalità".
Ora bisognerà rifare le commissioni
I magistrati del Consiglio di Stato romano hanno accolto anche l’istanza cautelare riguardo alla validità delle commissioni consiliari a oggi in vigore. Perciò sarà necessario rifare il consiglio comunale con la votazione delle nuove commissioni seguendo il regolamento nelle condizioni di rispetto dei principi.